sabato, Aprile 27, 2024
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La classifica dei 15 articoli più letti nel 2022

A poche ore dalla fine di un anno che sarà ricordato nella storia moderna per il crollo di quegli equilibri geopolitici che hanno garantito 80 anni di (relativa) pace all’Europa ed al mondo, vogliamo riproporre gli articoli più letti del 2022 che, quasi tutti, lasciano trasparire l’immagine di un’industria dei semiconduttori che si sta preparando ad un mondo sempre meno globalizzato, diretta conseguenza di questi cambiamenti.

L’invasione russa dell’Ucraina ha evidenziato l’esistenza di una parte del mondo con la quale non è più possibile collaborare né sul piano politico né su quello economico, paesi che basano le loro relazioni internazionali sul ricatto atomico e su quello energetico. Ma che ha anche messo in luce l’ambiguità di altri paesi come la Cina che con la Russia collabora militarmente ed economicamente ma che allo stesso tempo è pronta a cogliere tutti i vantaggi della globalizzazione.

Per questi motivi, il 2022 è stato caratterizzato da un forte ripensamento, oltre che dei rapporti politici, anche di quelli economici, con un freno alle politiche di globalizzazione che erano già state messe in discussione dopo le interruzioni alla catena di approvvigionamento globale durante il Covid.

Un cambiamento di rotta che ha ovviamente interessato anche l’industria dei semiconduttori la cui importanza strategica ha superato quella di petrolio e gas.

Ecco dunque scattare le forti restrizioni alle esportazioni di tecnologia nei confronti di Cina e Russia e la corsa al rafforzamento delle strutture produttive nazionali, per recuperare, almeno parzialmente, quelle capacità manifatturiere per troppo tempo delegate ai paesi asiatici.

Come dicevamo, c’è tutto questo sullo sfondo degli articoli più letti, ma c’è anche tanta Italia, un paese dove l’industria dei semiconduttori è in forte crescita, con aziende globali come STMicroelectronics che hanno puntato su tecnologie vincenti, ma anche con tante altre realtà più piccole che si stanno affermando sui mercati internazionali. Un esempio per tutti è quello di Technoprobe, l’azienda brianzola che è diventata leader mondiale nel test per semiconduttori.

Naturalmente c’è tanto altro ancora, dalle conseguenze di una fase recessiva che ha colpito i produttori di processori e memorie, alle novità tecnologiche.

Abbiamo elencato gli articoli più letti in ordine cronologico anziché di importanza, proprio per evidenziale i cambiamenti che hanno interessato, mese dopo mese, l’industria dei semiconduttori nel corso del 2022.



European Chips Act, la montagna ha partorito un topolino.  (12/2)

Dopo il fallimento di un analogo piano presentato nel 2013, la Commissione Europea ci riprova. Tuttavia il nuovo piano a sostegno dell’industria europea dei semiconduttori presenta ancora non pochi problemi (oltre a non essere ancora stato approvato definitivamente).

MEMC, un’altra eccellenza italiana della microelettronica, produrrà  wafer da 300 mm nel nuovo impianto di Novara. (20/2)

Dopo il fallito tentativo di acquisizione di Siltronic, GlobalWafer investe 300 milioni di euro nella controllata MEMC di Novara per realizzare una nuova linea produttiva per wafer da 300 millimetri.

Technoprobe, l’eccellenza brianzola della microelettronica debutta in Borsa con un + 14%. (16/2)

Il momento tanto atteso dalla famiglia Crippa è arrivato, il debutto in Borsa. E che debutto! Il titolo ha guadagnato il 14% a 6,5 euro, dopo aver oscillato tra un minimo di 5,97 euro e un massimo di 6,87 euro. Le azioni Technoprobe erano state collocate a 5,7 euro, con una capitalizzazione iniziale pari a 3,43 miliardi di euro, una capitalizzazione da Nasdaq più che da Euronext Growth Milan.

REPowerEU: ci sono voluti i carri armati russi per fare capire a Bruxelles che l’energia è un asset strategico fondamentale. (14/3)

Dopo l’invasione della Ucraina e il ricatto energetico (e nucleare) nei confronti dei paesi occidentali, l’Unione Europea prepara un piano per cercare di affrancarsi dalle forniture energetiche russe nel più breve tempo possibile.

Intel per l’Europa: confermata la fabbrica di chip in Germania e il Centro di ricerca in Francia. Ancora nel limbo la fabbrica in Italia. (15/3)

In un lungo comunicato stampa, Intel ha presentato i dettagli del suo piano per incrementare la produzione di semiconduttori in Europa, incluse le iniziative riguardanti la Ricerca e lo Sviluppo. Un piano che si integra con la recente iniziativa comunitaria denominata European Chips Act, annunciata poche settimane fa, e che, come le iniziative di Intel, ha lo scopo di incrementare la capacità produttiva e l’indipendenza tecnologica in un settore considerato strategico per l’economia del Vecchio Continente. Complessivamente, tra iniziative già in programma e nuovi progetti, Intel prevede di investire in Europa 33 miliardi di euro.

Orio Bellezza: l’espansione delle capacità produttive consentirà a STMicroelectronics di diventare una Twenty Billion Dollar Company- (12/5)

Tra gli interventi più attesi al Capital Markets Day di STMicroelectronics c’era sicuramente quello di Orio Bellezza, a capo dell’area Manufacturing e Supply Chain dell’azienda italo-francese.  STMicroelectronics ha in corso importanti progetti di espansione della capacità produttiva nel tentativo di riuscire a soddisfare una domanda in fortissima crescita.



Bosch investe altri 3 miliardi a sostegno della progettazione e produzione di semiconduttori. (14/7)

Bosch investirà 3 miliardi di euro nel business dei semiconduttori entro il 2026 nell’ambito di piani IPCEI per lo sviluppo  della tecnologia della microelettronica e delle comunicazioni, rafforzando i nuovi centri di Reutlingen e Dresda.

Dove troverà Intel gli ingegneri per la sua fabbrica di semiconduttori in Italia? (27/9)

Il CEO di Intel Pat Gelsinger alla cerimonia di inaugurazione (immagine: Intel Corporation).

Gli ingegneri, i fisici e i chimici specializzati in microelettronica che si laureano nelle università italiane non riescono a coprire le attuali esigenze delle aziende che operano in questo settore. Da più parti ci si chiede dove Intel troverà il personale necessario per fare funzionare la nuova fabbrica di semiconduttori che la società intende costruire in Italia.

STMicroelectronics costruirà a Catania una fabbrica per la produzione di wafer epitassiali in carburo di silicio da 150 mm. (5/10)

La fabbrica, che verrà realizzata con un investimento di 730 milioni di euro in cinque anni e che è la prima di questo tipo in Europa, consentirà un’integrazione verticale di tutto il flusso produttivo di dispositivi al carburo di silicio dell’azienda. Il nuovo impianto creerà circa 700 nuovi posti di lavoro diretti.

Lo standard Matter 1.0 è finalmente arrivato. Riuscirà questa lingua franca per l’IoT a mettere ordine dentro Smart Home così frammentate? (8/10)

Dopo una lunga attesa, la Connectivity Standards Alliance ha rilasciato la specifica e il programma di certificazione Matter 1.0 che dovrebbe mettere ordine tra le decine di standard utilizzati nelle nostre abitazioni. Riuscirà nell’intento?

Semiconduttori: è Guerra Fredda tra Cina e Stati Uniti. (15/10)

Le nuove restrizioni sulla vendita di chip e tecnologie avanzate alla Cina decise la scorsa settimana dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, sanciscono la fine definitiva del processo di globalizzazione nel settore dei semiconduttori. E non solo.

Dopo essere diventata la n. 1 in Europa per ricavi e profitti, STMicroelectronics aspira a scalare la classifica anche nell’automotive. (22/10)

Le vendite dello scorso trimestre, complice anche la forza del dollaro, hanno sancito il sorpasso di Infineon da parte di STMicroelectronics, che è diventata così l’azienda leader in Europa nel settore dei semiconduttori. E con gli investimenti annunciati nelle scorse settimane, la società italo-francese aspira a diventare anche il primo produttore europeo e mondiale di semiconduttori per automotive.

Non si ferma la corsa di STMicroelectronics: nel terzo trimestre l’utile netto supera per la prima volta il miliardo di dollari. (27/10)

Ancora una trimestrale coi fiocchi per STMicroelectronics: per la prima volta l’utile netto supera il miliardo di dollari, precisamente 1,10 miliardi, un risultato impensabile solo pochi anni fa. Ma le buone notizie non si fermano qui: rispetto ad un mercato globale in frenata, la multinazionale italo-francese prevede per il prossimo trimestre vendite stabili o in leggero aumento rispetto ai dati rilasciati oggi e conferma il margine operativo di oltre il 47%.

Prodotti per la prima volta in Italia microchip con wafer da 300 mm, fabbricati nel nuovo stabilimento R3 di STMicroelectronics di Agrate Brianza. (28/11)

Per la prima volta nel nostro paese sono stati prodotti microchip utilizzando wafer da 300 mm, una tecnologia che consente una riduzione dei costi, volumi più elevati e una redditività maggiore.


Diventare miliardari a 87 anni: è successo a Giuseppe Crippa dopo la quotazione in borsa di Technoprobe. (27/12)

Con un patrimonio di 3,7 miliardi di dollari, Giuseppe Crippa diventa il dodicesimo uomo più ricco d’Italia e il 746° al mondo. L’incredibile storia di chi, invece di godersi la pensione, si è rimesso in gioco spinto dalla sua passione per l’elettronica.