venerdì, Maggio 10, 2024
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Semiconduttori, idrogeno, rinnovabili e biotecnologie al centro della vista del ministro Giorgetti in Israele

Per rafforzare la collaborazione tra i due paesi nel campo delle tecnologie più avanzate, il ministro Giorgetti ha incontrato i suoi omologhi Orna Barbivai e Karine Elharrar nonché rappresentati del mondo dell’industria e delle startup. Oltre agli incontri istituzionali, il ministro ha visitato la foundry Tower Semiconductor.

Sono stati due giorni particolarmente intensi quelli trascorsi dal ministro italiano dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti in Israele il 24 e 25 aprile scorsi. Un viaggio che è iniziato domenica mattina con la visita alla sede di Tower Semiconductor a Ramat Gavriel e l’incontro col vice presidente della società Avi Strum: “L’alleanza con STMicroelectronics e Intel è per l’Italia la strada per lo sviluppo della produzione di semiconduttori. Il Governo italiano farà la sua parte”, ha dichiarato Giorgetti al termine dell’incontro, sottolineando la forte collaborazione tra Italia e Israele nel settore delle tecnologie avanzate.

Recentemente Tower Semiconductor ha raggiunto un accordo con STMicroelectronics per gestire una parte del nuovo stabilimento R3 della multinazionale italo-francese in costruzione ad Agrate Brianza.
Nel comunicato che annunciava la partnership, ST precisava che l’accordo avrebbe consentito un più rapido ramp-up della fabbrica R3 di Agrate verso la produzione in grandi volumi di wafer da 300 mm.
In quella occasione, Jean-Marc Chery, President & CEO di STMicroelectronics, aveva dichiarato: ”Il parametro chiave per la performance industriale ed economica di una fabbrica è il suo livello di utilizzo. Con Tower avremo un grande partner per la produzione in volumi di dispositivi analogici, di potenza e a segnale misto, che ci consentirà di qualificare e fare il ramp-up della fabbrica Agrate R3 a 300 mm in tempi molto più brevi. Avremo così la possibilità di utilizzare l’impianto a livelli ottimali già quasi nelle prime fasi di produzione. La capacità produttiva della fabbrica a pieno regime potrebbe essere perfino superiore rispetto alle stime del 2018, quando abbiamo avviato il progetto.”

Tower Semiconductor è stata recentemente acquisita da Intel per dare vita al piano strategico denominato IDM 2.0 che prevede l’inizio di una attività di fonderia da parte della società californiana; l’acquisizione di Tower dovrebbe rappresenta un primo passo in questa direzione. Di fatto, Intel si trova ora alleata con STMicroelectronics nel tentativo di spingere al massimo la produzione di chip per fare fronte alla carenza globale di semiconduttori che dura da almeno un paio d’anni.

A tutto ciò bisogna aggiungere l’intenzione di Intel di realizzare nel nostro paese un megaimpianto di test e packaging, intenzione che però non si è ancora concretizzata nonostante il Governo italiano abbia stanziato 4,15 miliardi di euro per supportare un progetto di questo tipo e nonostante Intel abbia già avviato consistenti investimenti in altri paesi europei.

È molto probabile che tutti questi argomenti siano stati al centro dei colloqui del ministro Giorgetti con i dirigenti di Tower Semiconductor.

Successivamente Giorgetti ha incontrato a Gerusalemme la ministra dell’economia e dell’industria Orna Barbivai. Nel lungo e cordiale colloquio i due ministri hanno concordato sull’opportunità di accrescere gli spazi di collaborazione tra Italia e Israele nei campi, tra gli altri, della ricerca di fonti alternative, della ricerca e innovazione tecnologica applicata all’industria, della sanità – a cominciare dai vaccini – e della difesa.

Barbivai e Giorgetti si sono dati appuntamento nelle prossime settimane per definire una strategia comune di sviluppo e crescita nei rispettivi campi di competenza per portare avanti una roadmap puntuale per il futuro dei due paesi.

Nel secondo giorno della missione istituzionale in Israele, il ministro Giorgetti ha incontrato la ministra delle Infrastrutture nazionali, Energia e Risorse idriche, Karine Elharrar.

Nel corso del colloquio è emersa la volontà di una collaborazione per lo sviluppo delle energie rinnovabili e della transizione verde per l’industria. La ricerca sulla produzione e trasporto dell’idrogeno verde può dare nuovo impulso a progetti infrastrutturali come il gasdotto Eastmed.

Israele si conferma partner importante per diversificare l’approvvigionamento energetico anche tramite GNL. La crisi che stiamo vivendo non è solo economica. Dobbiamo riflettere sul fatto che la posizione dell’Italia nel mediterraneo è centrale e può essere, in un futuro prossimo, la porta strategica per il passaggio del gas e di altre fonti energetiche verso l’Europa”, ha dichiarato il ministro Giorgetti.

Successivamente il ministro ha incontrato i rappresentanti delle startup più innovative di Israele ed è stata avviata una collaborazione tra ISRLInnovation ed EneaTechBiomed.