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News semiconduttori e mercati del 2 febbraio 2021

AMERICA & GLOBAL

Continua il momento positivo dei mercati, martedì 2 febbraio 2021, dopo una settimana, l’ultima di gennaio, contraddistinta da una brusca inversione dei corsi che aveva fatto tornare ai blocchi di partenza gli indici principali. Una settimana caratterizzata dalle preoccupazioni per la scoperta di nuove varianti del virus e dalla lentezza della campagna vaccinale. I mercati erano anche rimasti spiazzati dalla comparsa di nuovi attori, comunità di piccoli e piccolissimi trader che avevano utilizzato piattaforme e blog quali Reddit e Wallstreetbets per coalizzarsi contro i grandi fondi speculativi.

A risollevare le sorti degli indici hanno contribuito questa settimana gli incredibili balzi all’insù dei ricavi e degli utili di moltissime società quotate, in particolare di quelle del settore hi-tech, Apple, Microsoft, Facebook e, come vedremo tra poco, Alphabet e Amazon. Nel loro “piccolo” – si fa per dire – anche i report di Intel, AMD, Samsung, Texas Instruments, TSMC, e altri hanno contribuito ad un clima più positivo.

Alla fine della giornata di contrattazioni, l’indice S&P 500 guadagna l’1,39% a quota 3.826,31 punti, il Dow Jones sale dell’1,57% a 30.687,48 punti, il Nasdaq Composite guadagna l’1,56% a quota 13.612,78 punti.

Alphabet (Google) ha annunciato ieri sera i risultati del quarto trimestre e quelli dell’anno fiscale 2020, entrambi superiori alle previsioni degli analisti.

Nell’ultimo trimestre del 2020 la società ha fatturato 56,898 miliardi di dollari, il 23% in più rispetto al trimestre precedente, con un utile netto di 15,227 miliardi.

Il fatturato complessivo nell’anno ha raggiunto i 182,527 miliardi, l’utile netto i 40,269 miliardi.

La società ha chiuso la seduta di borsa con un guadagno dell’1,38% a quota 1.919,12 dollari per azione; dopo la diffusione dei dati finanziari, il titolo ha guadagnato nell’after market l’8% circa.

Sulla scia di Alphabet, anche Amazon ha pubblicato numeri da record. Nell’ultimo trimestre 2020 le vendite hanno superato per la prima volta i 100 miliardi di dollari, precisamente 125,6 miliardi con un incremento del 44% rispetto ad un anno fa. L’utile netto è stato di 7,2 miliardi contro i 3,3 miliardi di un anno fa.

Per quanto riguarda l’intero 2020, le vendite hanno raggiunto i 386,1 miliardi di dollari, con un incremento del 38% rispetto ai 280,5 miliardi del 2019; l’utile netto è stato 21,3 miliardi contro gli 11,6 miliardi del 2019.

In forte crescita nel trimestre i ricavi dell’attività AWS (Amazon Web Services) con entrate per 12,7 miliardi di dollari (+28% rispetto al quarto trimestre 2019) e utili netti per 3,6 miliardi di dollari, pari al 52% del totale; su base annua l’incremento è stato ancora più significativo: da 9,2 a 13,5 miliardi di dollari (+47%).

Attualmente AWS è leader del settore con una quota di mercato del 33%.

E sarà proprio l’attuale capo di AWS Andy Jassy a guidare Amazon dopo le (inattese) dimissioni di Jeff Bezos da CEO della società, sull’esempio di altri tycoon del settore hi-tech, a cominciare da Bill Gates e Larry Page.

In ogni caso Jeff Bezos rimarrà in Amazon col ruolo di Executive Chair e seguirà altre iniziative, in primis il progetto spaziale Blue Origin.

Nonostante l’ottimo bilancio, il titolo Amazon, che durante l’orario normale aveva guadagnato l’1,11%, nell’after market è rimasto piatto invece che salire come sarebbe stato logico. Evidentemente gli investitori sono rimasti spiazzati dall’annuncio delle dimissioni di Jeff Bezos e stanno cercando di capire cosa comporterà questo cambiamento.

In particolare evidenza ieri le azioni di Twitter (+2,53%), Tesla (+3,93%) e Facebook (+1,94%).

Per quanto riguarda l’industria dei semiconduttori, l’indice di riferimento, il PHLX Semiconductor (SOX), ha chiuso a 3.047,33 con un guadagno dell’1,33%.

Oggi hanno presentato i conti trimestrali molte aziende del settore tra le quali Allegro MicroSystems, Brooks Automation, CMC Materials e Inphi.

Brooks Automation è una società che fornisce soluzioni per la produzione di semiconduttori; un’altra divisione si occupa di servizi genomici in aree quali lo sviluppo di farmaci, la ricerca clinica e le terapie cellulari avanzate.

I ricavi nel trimestre (Q1 FY21) che si è chiuso al 31 dicembre 2020, hanno raggiunto i 250 milioni di dollari, in crescita del 19% anno su anno; il fatturato del settore Semiconductor Solutions ha raggiunto i 131 milioni di dollari, con un aumento dell’11%, quello del settore Life Sciences è stato di 118 milioni di dollari, con un incremento del 29%, sempre anno su anno.

L’utile netto del periodo è stato di 26 milioni di dollari circa contro i 13 dell’anno scorso. Durante la giornata di borsa, Brooks Automation ha guadagnato il 5,91% a quota 84,56 dollari.

Anche Allegro MicroSystems ha diffuso i risultati finanziari relativi al terzo trimestre che si è concluso il 25 dicembre 2020. Le vendite nette hanno raggiunto il livello di 164,4 milioni di dollari, superiori del 20% rispetto al trimestre precedente e del 21% rispetto allo stesso periodo dell’anno fiscale 2020.

Nel terzo trimestre la società ha beneficiato della forte ripresa del mercato automobilistico con le vendite che sono aumentate del 27%.

Per il quarto trimestre fiscale che terminerà il 26 marzo 2021, la società prevede che le vendite nette totali saranno comprese tra 165 e 160 milioni con un margine lordo compreso tra il 50 e il 51%.

Alla chiusura delle contrattazioni il titolo Allegro guadagnava il 5,43% a 32,01 dollari per azione; nel dopoborsa, dopo la diffusione della trimestrale il titolo è sceso di 4÷5 punti.

CMC Materials, che produce sostanze chimiche e materiali di consumo utilizzati nei processi produttivi dei semiconduttori, ha realizzato nell’ultimo trimestre del 2020 ricavi per 287,9 milioni di dollari, in aumento dell’1,7% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. L’utile netto è stato di 31,5 milioni di dollari rispetto ai 38,5 milioni dell’anno scorso con 54,0 milioni di free cash flow.

Per quanto riguarda i prodotti, Maxim Integrated ha presentato ieri il circuito integrato MAX17852, un dispositivo per Battery Management Systems (BMS) conforme ASIL-D per tensione, corrente, temperatura e comunicazione.

Con questo nuovo integrato, i progettisti di sistemi di gestione della batteria per autoveicoli (BMS) possono fornire il massimo livello di sicurezza, risparmiando spazio e riducendo i costi della soluzione. Progettato per l’integrazione all’interno di veicoli elettrici, veicoli elettrici ibridi e altri sistemi di trasporto, il componente rappresenta la soluzione ideale per Junction Box, batterie a 48 V e altri tipi di batterie per autoveicoli con tensioni fino a 400 V e oltre.

Innagine: Maxim Integrated.

Il componente consente di eseguire la misurazione della tensione delle celle con una accuratezza di ±0,45 mV a temperatura ambiente e con un errore massimo di ±2 mV su un intervallo di temperatura compreso tra 5°C e 40°C, permettendo ai costruttori di automobili di ottenere la massima autonomia dalle loro batterie. Con un range dell’amplificatore di misura della corrente di ±300 mV, impostazione del guadagno fino a 256x e un errore del guadagno di misura della corrente dello 0,3%, il MAX17852 fornisce i dati più veloci e accurati per il calcolo della gestione dell’alimentazione, dello stato di salute e dello stato di carica. Il sistema di acquisizione dati della batteria a 14 canali integra un amplificatore di misura della corrente in modo tale che le informazioni sulla corrente vengano acquisite contemporaneamente alla tensione e alla temperatura della cella. Il MAX17852 consente di utilizzare sia i sensori ad effetto Hall che i resistori di shunt come componenti di rilevamento. 

Da parte sua, Microchip Technology ha annunciato la famiglia Switchtec PFX PCIe 5.0 con le prime soluzioni switch PCI Express (PCIe) 5.0 al mondo in grado di raddoppiare le prestazioni di interconnessione per elaborazione intensa, reti ad alta velocità e sistemi di archiviazione NVM Express (NVMe).

Immagine: Microchip Technology.

Insieme a XpressConnect retimers, Microchip è l’unico fornitore del settore con offerte di switch PCIe Gen 5 e prodotti retimer PCIe Gen 5: un portafoglio completo di soluzioni di infrastruttura PCIe Gen 5 con comprovata interoperabilità.

La famiglia di switch Switchtec PFX PCIe 5.0 comprende switch ad alta densità e alta affidabilità che supportano da 28 a 100 corsie e fino a 48 bridge non trasparenti (NTB). I dispositivi con tecnologia Switchtec supportano capacità ad alta affidabilità, tra cui hot-and surprise-plug e boot authentication.

Con una velocità dati PCIe 5.0 di 32 GT/s, l’integrità del segnale e le topologie di sistema pongono significative sfide per lo sviluppo e il debug. Per accelerare il time-to-market, lo switch Switchtec PFX PCIe 5.0 dispone di una serie completa di funzionalità di debug e diagnostica, inclusi sofisticati analizzatori PCIe interni che supportano la generazione e l’analisi di Transaction Layer Packet (TLP) e capacità on-chip non intrusive di cattura di diagrammi eye SerDes.

Microchip ha rilasciato anche una serie completa di materiali complementari, progetti di riferimento, schede di valutazione e strumenti per supportare i clienti nella creazione di sistemi che sfruttano l’elevata larghezza di banda di PCIe 5.0.

 

ASIA

In Asia tutti ampiamente positivi i mercati locali con lo Shanghai Composite che guadagna lo 0,81% a quota 3.533,68 punti e l’Hang Seng di Hong Kong che sale dell’1,23% a quota 29.248,70 punti.

Tra i titoli quotati alla borsa di Hong Kong, Alibaba, il colosso cinese dell’ecommerce, ha diffuso ieri i dati dell’ultimo trimestre 2020. E anche in questo caso i ricavi e gli utili non sono da meno di quelli delle piattaforme digitali americane.

Nel trimestre le vendite hanno raggiunto i 33,883 miliardi di dollari con un incremento del 37%, mentre gli utili netti hanno raggiunto 11,950 miliardi, in aumento del 56%.

Nei primi nove mesi dell’anno, Alibaba ha messo a segno vendite per 88,210 miliardi di dollari (+34%) mentre gli utili hanno raggiunto i 23,132 miliardi (+7,8%).

In Corea l’indice di Seoul, il KOSPI, è cresciuto dell’1,32% a quota 3.096,81 punti. Da segnalare la performance di SK hynix (+4,00%) che ieri aveva inaugurato il suo nuovo stabilimento M16 per la fabbricazione di DRAM presso la sede centrale di Icheon.

Molto consistente il balzo dell’indice di Taiwan, cresciuto del 2,27% a quota 15.760,05 punti.

Guadagnano ancora di più le aziende dell’industria dei semiconduttori: TSMC sale del 3,44%, UMC avanza del 3,54%, MediaTek guadagna il 2,87%.

MediaTek ha presentato ieri il nuovo modem 5G su singolo chip M80 con supporto per reti mmWave e sub-6 GHz.

Il modem consente una gestione ultraveloce dei dati su architetture sia non standalone (NSA) che standalone (SA), con una velocità di picco di 7,67 Gbps in downlink e 3,76 Gbps in uplink. L’M80 supporta anche doppia SIM 5G, doppia rete 5G NSA e SA e dual Voice over New Radio (VoNR) per una connettività ancora più affidabile.

Immagine: MediaTek.

I modem 5G di MediaTek sono ideali per una vasta gamma di dispositivi, inclusi smartphone, PC, hotspot Wi-Fi, apparecchiature a banda larga (CPE), applicazioni IoT industriali e altro ancora. Il modem 5G di prima generazione di MediaTek, l’M70, è integrato nella serie di chipset Dimensity di MediaTek per smartphone 5G; il portafoglio 5G dell’azienda include anche il dispositivo T700, che alimenterà i PC 5G destinati a raggiungere il mercato nel 2021, insieme al chipset T750 per sistemi FWA 5G e dispositivi hotspot mobili.

L’M80 integra le tecnologie 5G UltraSave di MediaTek che migliorano il bilancio energetico. Le tecnologie UltraSave Network Environment Detection e UltraSave OTA Content Awareness di MediaTek regolano dinamicamente la configurazione dell’alimentazione e la frequenza operativa in base all’ambiente di rete. L’M80 integra anche la tecnologia BWP (Dynamic Bandwidth Part) di MediaTek, progettata per ottimizzare l’uso della larghezza di banda per soddisfare richieste di throughput sia leggere che pesanti.

La tecnologia 5G dell’azienda è stata convalidata in oltre 100 mercati; MediaTek è anche un membro fondatore dell’Associazione OpenRF, nata per aiutare ad accelerare il time-to-market per i produttori di dispositivi 5G con soluzioni 5G RF front-end (RFFE) interoperabili.

Sale anche il NIKKEI 225 che guadagna lo 0,97% a quota 28.362,17 punti. Salgono molto di più gli indici delle aziende di semiconduttori: Rohm guadagna il 5,82%, Murata sale del 2,43%, Renesas migliora del 6,52%

Proprio Renesas Electronics ha presentato oggi il software PTP (Precision Time Protocol) Clock Manager, il primo del settore basato su Linux che offre una facile soluzione di sincronizzazione temporale per le reti di telecomunicazioni, comprese 4G, 5G e reti open radio access (O-RAN), inclusi i sistemi fronthaul e backhaul.

Immagine: Renesas Corporation.

Il nuovo IEEE 1588 PTP Clock Manager di Renesas include API per connettere i circuiti integrati di temporizzazione Renesas con qualsiasi processore di rete tramite lo stack PTP standard di Linux, offrendo ampio accesso alla sincronizzazione PTP senza la necessità di personalizzazioni che richiedono molto tempo.

Questo approccio, basato sull’unità agnostica timestamp (TSU), fornisce ai clienti l’accesso alla propria combinazione processore/clock preferita ed elimina la necessità di creare le proprie API, consentendo una maggiore flessibilità di progettazione e riducendo i costi di sviluppo. Quando viene utilizzato con le soluzioni di clock Renesas, il PTP Clock Manager viene fornito con una licenza gratuita.

Il nuovo PTP Clock Manager basato su Linux funziona anche con la famiglia ClockMatrix 8A3400x di dispositivi di temporizzazione multicanale ad alte prestazioni e con dispositivi 82P339xx conformi a IEEE 1588.

Oggi Toshiba Electronics ha ulteriormente ampliato la propria gamma di circuiti integrati avanzati eFuse, con l’introduzione del dispositivo TCKE712BNL.

Immagine: Toshiba Electronics.

Questo nuovo prodotto garantirà il mantenimento dei massimi livelli di sicurezza. È destinato a un ampio e diversificato spettro di prodotti nell’elettronica consumer, che include fotocamere, aspirapolveri senza fili e utensili elettrici, robot lavapavimenti, server, dispositivi intelligenti, altoparlanti, termostati e caricabatterie wireless, ecc. Mentre i fusibili convenzionali, come i dispositivi a tubo di vetro e i fusibili in chip, proteggono le linee di alimentazione interrompendosi in caso di corrente eccessiva, i fusibili eFuse forniscono un’alternativa molto più efficace.

Diversamente dai fusibili convenzionali ormai superati, questi dispositivi sono progettati per supportare un utilizzo ripetuto (essendo ripristinati automaticamente da un segnale logico interno). Essi assicurano inoltre una risposta molto più veloce e presentano una scelta più ampia di funzioni di protezione integrate. Il TCKE712BNL è caratterizzato da una resistenza di ON di 53mΩ e da un tempo di intervento di appena 320ns, e copre un intervallo di tensioni in ingresso compreso tra 4,4V e 13,2V. È possibile regolare la soglia di sovratensione di questo dispositivo per adattarla ai requisiti dell’applicazione specifica.

Inoltre, sono stati inclusi meccanismi di protezione dalle sovracorrenti (anche regolabili), dalle sovratemperature e dal cortocircuito. Un indicatore trasmette un segnale esterno che avviserà i tecnici di possibili malfunzionamenti all’interno del circuito, di modo da poterli correggere fin dalle prime fasi del processo di sviluppo. Grazie alla funzione di blocco della corrente inversa, è possibile utilizzare questo dispositivo in sistemi multiplex. L’eFuse TCKE712BNL di Toshiba viene fornito in un package WSON10 compatto che misura appena 3,00mm x 3,00mm, e occupa così uno spazio minimo su scheda.

 

EUROPA

Tutte positive le borse europee, compresa quella italiana, nonostante i dati definitivi sul PIL nostrano che evidenzia un arretramento nel 2020 dell’8,8% (- 6,8% in Europa) mentre nell’ultimo trimestre 2020 il calo è stato del 2% (-0,7% in Europa).

Guadagnano poco sia STMicroelectronics (+0,088%) che Infineon Technologies (+1,18%).

Ieri un’altra innovativa società europea, l’austriaca ams (+2,60% alla borsa di Zurigo) ha annunciatosensori di luce ambientale TSL2520 e TSL2521 per smartphone in grado di massimizzare l’area dello schermo pur consentendo un’efficace correzione dell’immagine della fotocamera.

Immagine: ams AG.

Ams TSL2520 è un sensore di luce ambientale (ALS) che dispone di quattro fotodiodi per il rilevamento della luce visibile e due fotodiodi a infrarossi, una combinazione che evita le interferenze e consente misurazioni molto accurate dell’intensità della luce ambientale (lux). I fotodiodi sono posizionati all’estremità del package del sensore da 2 mm x 1 mm x 0,5 mm, il più piccolo sul mercato, il che significa che il dispositivo può essere posizionato nello spazio tra lo schermo del display e il telaio del telefono per massimizzare le dimensioni utili.

Il TSL2521 fornisce la stessa funzione ALS e presenta le stesse dimensioni fisiche del TSL2520 ma offre anche capacità di rilevamento dello sfarfallio. Rilevando lo sfarfallio in sorgenti di luce artificiale come i LED a frequenze fino a 7kHz, il TSL2521 fornisce una informazione per la correzione dell’immagine alla fotocamera del telefono al fine di eliminare il banding e altri artefatti generati dallo sfarfallio che possono distorcere le immagini e i video acquisiti.

La precisione e l’elevata sensibilità dei sensori, fino a 1 mlux, supportano la gestione reattiva della luminosità del display e aiutano a migliorare la qualità dell’immagine.

Funzionando con un’alimentazione da 1,8 V e con modalità di sospensione configurabili, i sensori TSL2520 / 21 offrono un basso consumo energetico che contribuiscono a migliorare la durata della batteria del telefono.