domenica, Aprile 20, 2025
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Impianto di packaging Intel in Polonia: via libera della UE ad aiuti statali per 1,9 miliardi di dollari

Nel giugno 2023 Pat Gelsinger, CEO di Intel, e Mateusz Morawiecki, primo ministro della Polonia, avevano concordato la costruzione di un impianto di packaging a Wrocław, nella Polonia occidentale.

Secondo il vice primo ministro polacco Krzysztof Gawkowski, la Commissione europea avrebbe dato il via libera alla Polonia per sostenere un impianto di assemblaggio e collaudo di chip Intel con oltre 7,4 miliardi di zloty (1,91 miliardi di dollari) di aiuti di Stato: “La Commissione europea ha informato la Polonia che c’è il via libera per la concessione di aiuti di Stato a Intel“, ha affermato il vice primo ministro. “Gli aiuti pubblici che forniremo ammontano a oltre 7,4 miliardi di zloty nel periodo  2024-26. Oggi questo investimento vale, sia in termini di pacchetto di aiuti che in totale, oltre 25 miliardi di zloty”.

La Polonia deve ora approvare la legislazione sulla concessione di fondi pubblici e quindi notificare formalmente la Commissione europea, prima di poter finalizzare l’accordo con Intel.

L’azienda americana aveva annunciato nel giugno dell’anno scorso l’intenzione di costruire un impianto di packaging e test a Wrocław, nella Polonia occidentale, con un investimento “fino a 4,6 miliardi di dollari” che avrebbe dato lavoro stabile a circa 2.000 persone, oltre a migliaia di altri posti di lavoro nell’indotto e durante la costruzione della fabbrica.

La fabbrica polacca dovrebbe completare l’ecosistema europeo di produzione di semiconduttori di Intel che comprende l’impianto avanzato di front-end di Leixlip, in Irlanda, e il nuovo megafab che dovrebbe sorgere a Magdeburgo, in Germania, un progetto da 33 miliardi di dollari che è ancora in attesa dell’approvazione della UE e il cui inizio lavori è stato rimandato al maggio 2025.

La decisione europea arriva in un momento di grave crisi finanziaria e produttiva per Intel che vede l’azienda americana costretta a tagliare migliaia di posti di lavoro, vendere importanti asset per fare cassa, rinunciare ad alcuni obiettivi della sua roadmap tecnologica e rivolgersi a TSMC per la fabbricazione di alcuni suoi chip di punta.

Alla luce di questa situazione, la decisione della UE potrebbe rivelarsi più che altro un atto di buona volontà e disponibilità nei confronti del progetto polacco, in attesa che Intel chiarisca le sue intenzioni su questa e su altre iniziative nel Vecchio Continente. Ricordiamo, a questo proposito, che, anche se non ufficialmente, Intel ha cancellato i progetti annunciati a suo tempo in Italia e Francia.

“Non abbiamo ricevuto alcun segnale nelle ultime settimane o mesi riguardo a un cambiamento di posizione. Sulla base delle informazioni odierne non c’è nulla che possa rallentare questo investimento“, ha detto Gawkowski, quando gli è stato chiesto dei rischi per l’investimento in Polonia, aggiungendo che  sperava che Intel potesse iniziare i lavori di costruzione quest’anno. “L’investimento nella fabbrica Intel è il più grande investimento in Polonia da decenni. I semiconduttori in Polonia garantiranno sia un migliore sviluppo economico che una maggiore sicurezza“.

Standerski ha affermato che la Polonia è pronta per ulteriori nuovi investimenti tecnologici e che l’esperienza maturata con Intel aiuterà il Paese ad accelerare gli investimenti futuri.