giovedì, Aprile 25, 2024
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Nuovo record per la distribuzione europea di componenti elettronici che nel 2022 raggiunge vendite per 19,5 miliardi di euro (+32,6%)

Al risultato ha contribuito anche il quarto trimestre dell’anno durante il quale, come riporta DMASS, le vendite di semiconduttori sono cresciute del 38% mentre nei componenti di interconnessione, passivi ed elettromeccanici l’aumento è stato dell’8%. 

Secondo DMASS, un’associazione tra i principali distributori europei, le vendite di semiconduttori sorprendentemente forti e la normalizzazione delle vendite nei componenti IP&E (interconnessione, passiva ed elettromeccanica) hanno consentito di raggiungere un fatturato complessivo di 5,03 miliardi di euro nel quarto trimestre, il 27,8% in più rispetto al quarto trimestre dello scorso anno. I semiconduttori hanno superato il record del terzo trimestre e hanno chiuso con 3,62 miliardi di euro di vendite mentre il settore IP&E hanno chiuso a 1,41 miliardi di euro, il 7,9% in più rispetto al quarto trimestre dello scorso anno.

Nei dodici mesi del 2022, dopo i risultati positivi del 2021, la distribuzione europea di componenti elettronici ha chiuso l’anno con un nuovo record.

In totale, le società rappresentate da DMASS hanno registrato ricavi per componenti consolidati pari a 19,5 miliardi di euro per il 2022, con un aumento del 32,6% rispetto al 2021.

Hermann Reiter, presidente di DMASS ha dichiarato: “Sebbene siamo ovviamente contenti dei numeri record, sentiamo soprattutto un sollievo generale per il fatto che la disponibilità sta migliorando, anche se non per tutti i prodotti, e i clienti vedranno le loro richieste soddisfatte ora in larga misura. I numeri del quarto trimestre sono stati un record assoluto per la distribuzione di semiconduttori, in netto contrasto con quanto si può vedere al momento nel mercato generale. Mentre nel 2021 la crescita del volume e delle vendite è stata quasi equilibrata, lo scorso anno ha visto anche un mix di aumenti dei prezzi ed effetti del tasso di cambio. In totale, la quota di distribuzione nel mercato dei componenti è aumentata in modo significativo, considerando che il mercato totale dei componenti in Europa è cresciuto a un ritmo molto più lento”.

Il mercato dei semiconduttori nel quarto trimestre 2022

La crescita dei semiconduttori nel quarto trimestre è stata del 37,7%. A livello nazionale/regione, i numeri variano in modo significativo, dal -97% della Russia al +53% della Svizzera. Le grandi regioni sono cresciute come segue: Germania +49,6% a 1,06 miliardi di euro; Italia +34,7% a 316 milioni di euro; Francia  +41,9% a 243 milioni di euro; Regno Unito +30,4% a 227 milioni di euro; Europa orientale +39,9% a 659 milioni di euro; paesi nordici +46,4% a 311 milioni di euro. Risultati significativamente superiori alla media sono stati registrati in Svizzera, Austria, penisola iberica e Turchia, pari o inferiori alla media in Benelux, Israele e Irlanda.

A livello di prodotto, la crescita di gran lunga maggiore si è verificata nel comparto Programmable Logic, Other Logic (ASSPs) e MOS Micro, mentre i prodotti analogici hanno raggiunto la media e tutte le altre aree hanno mostrato segni di normalizzazione (Discrete, Power, Memories e Sensors) o grande delusione (Opto). In dettaglio, i risultati nel quarto trimestre sono variati in modo significativo, dal -6% nei LED al +107% in più della logica programmabile. I principali gruppi di prodotti si sono sviluppati come segue: Analogico +38,1% a 1,01 miliardi di euro; MOS Micro +50% a 775 milioni di euro; Potenza +24,2% a 402 milioni di euro; Memorie +25% a 356 milioni di Euro; Logica Programmabile +107,4% a 287 milioni di Euro; Altre Logiche +73,7% a 240 milioni di Euro; Opto +2,8% a 232 milioni di euro; Discreti +10,3% a 175 milioni di euro; Sensori +26,1% a 99 milioni di euro.

I risultati del Q4 per componenti di interconnessione, passivi ed elettromeccanici

I componenti di interconnessione, passivi ed elettromeccanici (IP&E) sono cresciuti a un ritmo più lento, quasi normale, nel quarto trimestre del 2022. Le vendite si sono concluse a 1,41 miliardi di euro, il 7,9% in più rispetto al quarto trimestre di un anno fa. A livello di paese, i tassi di crescita sono stati molto diversi: la Germania è cresciuta dell’8% a 352 milioni di euro; l’Europa dell’Est del 10,4% a 191 milioni di euro; il Regno Unito del 15,9% a 142 milioni di euro, l’Italia solo dell’1,6% a 137 milioni di euro; la Francia del 9,9% a 125 milioni di euro e i paesi nordici del 12,6% a 130 milioni di euro. A livello di prodotto, i componenti elettromeccanici sono cresciuti dell’8,7% a 747 milioni di euro, i passivi del 5% a 572 milioni di euro e gli alimentatori del 22% a 93 milioni di euro.

Prosegue il presidente Hermann Reiter: “Gli ultimi 2 anni sono stati estremamente positivi dal punto di vista della crescita, ma molto impegnativi a causa di un’allocazione prolungata, con alcuni prodotti che ancora oggi scarseggiano. Il 2023 promette qualche sollievo, ma i segnali economici e politici complessivi sono tutt’altro che prevedibili o pianificabili. A nostro avviso, la distribuzione ha fornito il massimo supporto ai clienti e ha aumentato e accelerato il più possibile le consegne, oltre a creare più possibilità di scambiare dati digitalmente in modo molto più rapido. Questo è forse il motivo principale per cui i clienti hanno scelto la distribuzione rispetto alla fornitura diretta e ciò ha aiutato ad aumentare il DTAM a nuovi livelli record. Apprezziamo molto lo spirito di collaborazione che abbiamo visto tra clienti, fornitori e distribuzione”.