sabato, Aprile 27, 2024
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Nel giorno in cui Biden visita lo stabilimento TSMC in costruzione in Arizona, l’azienda taiwanese annuncia ulteriori investimenti negli USA

Il presidente Biden durante la sua visita al nuovo stabilimento TSMC di Phoenix, in Arizona, accompagnato dal CEO di TSMC CC Wei e dal presidente della società Mark Liu.

Con un comunicato ufficiale, TSMC annuncia che realizzerà una seconda fabbrica in Arizona per portare la tecnologia a 3 nm sul suolo americano per un investimento complessivo di 40 miliardi di dollari. Apple, Nvidia e AMD saranno tra i primi clienti.

A due mesi esatti di distanza dalle nuove pesantissime sanzioni nei confronti della tecnologia avanzata cinese nel settore dei semiconduttori, il disaccoppiamento dell’economia americana dalla Cina segna oggi un nuovo, duplice, importante traguardo.

Il primo riguarda la cerimonia del cosiddetto “tool-in”, l’installazione della prima attrezzatura di produzione presso lo stabilimento in costruzione di TSMC di Phoenix, in Arizona, alla quale hanno partecipato il presidente Joe Biden e gli esponenti delle principali aziende di semiconduttori degli Stati Uniti, da Tim Cook, CEO di Apple, a Sanjay Mehrotra di Micron e Jensen Huang di NVIDIA. Naturalmente c’era anche il presidente di TSMC Mark Liu, il CEO CC Wei e l’anziano fondatore della società, Morris Chang. L’impianto dovrebbe diventare operativo nel 2024 con una produzione incentrata sui nodi di processo N4, ancora più avanzata rispetto a quanto annunciato in un primo momento (5 nm).

Il secondo, e forse più importante fatto della giornata, riguarda la conferma ufficiale con tanto di comunicato stampa, che TSMC avvierà anche la costruzione di una seconda fabbrica con tecnologia di processo a 3 nm che dovrebbe entrare in produzione nel 2026 e che si affiancherà all’impianto inaugurato oggi. L’investimento complessivo per queste due fabbriche sarà di circa 40 miliardi di dollari, il più grande investimento diretto estero nella storia dell’Arizona e uno dei più grandi investimenti diretti esteri nella storia degli Stati Uniti.

Oltre ai 10.000 lavoratori edili che hanno contribuito alla costruzione del sito, si prevede che le due fabbriche di TSMC in Arizona creeranno altri 10.000 posti di lavoro high-tech altamente retribuiti, inclusi 4.500 posti di lavoro diretti TSMC. Una volta completate, le due fabbriche di TSMC produrranno oltre 600.000 wafer all’anno, con un valore del prodotto finale stimato di oltre 40 miliardi di dollari.

In linea con l’impegno di TSMC per una produzione rispettosa dell’ambiente, è stato anche rivelato che l’avanzato impianto di trattamento delle acque industriali consentirà ai nuovi impianti di raggiungere un livello di scarico di liquidi di scarto prossimo allo zero.

Una volta completato, TSMC Arizona mira a diventare l’impianto di produzione di semiconduttori più ecologico degli Stati Uniti, producendo la tecnologia di processo più avanzata del paese, sia per quanto riguarda le prestazioni che i consumi”, ha affermato il presidente di TSMC Mark Liu.

Da parte sua il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato: “Grazie a tutti i dirigenti di TSMC, in particolare a Morris Chang che ha fondato questa azienda nel 1987 e l’ha trasformata in un gigante globale. Ma la cosa più significativa di lui è sua moglie, Sophie. Te lo dico, che tu ci creda o no, Sophie ha lavorato alla mia prima campagna senatoriale quando mi sono candidato al Senato. Storia vera. Quindi devo moltissimo a questa azienda.”

TSMC sta investendo 40 miliardi di dollari qui in Arizona”, ha continuato Biden “il più grande investimento diretto estero nella storia di questo stato. Saranno creati oltre 10.000 posti di lavoro nell’edilizia e 10.000 posti di lavoro ad alta tecnologia. E voglio ringraziare tutti in questa azienda per aver reso possibile tutto questo. So che ai nostri ospiti non dispiacerà se faccio notare che l’America ha inventato il chip. Morris Chang è stato un pioniere dell’epoca, si è laureato al MIT e ha iniziato a lavorare in Texas Instruments”.

Gli investimenti federali hanno contribuito a ridurre il costo di quei chip, creando un mercato e un’intera industria guidata dall’America. Oltre 30 anni fa, l’America deteneva oltre il 30% della produzione globale di chip. Poi è successo qualcosa. La produzione americana, la spina dorsale della nostra economia, ha cominciato a essere svuotata. Le aziende hanno spostato i posti di lavoro all’estero. Oggi, oggi siamo scesi a produrre solo il 10% circa dei chip mondiali, nonostante siamo leader mondiali nella ricerca e nella progettazione. Ma, gente, dov’è scritto, dov’è scritto che l’America non può guidare il mondo ancora una volta nella produzione? Non so dove sia scritto, e stiamo dimostrando che è possibile.”

TSMC ha inizialmente pianificato l’introduzione delle prime attrezzature intorno a settembre, ma la mancanza di manodopera e alcuni strascichi del COVID hanno rimandato la cerimonia a dicembre.

Nonostante i costi più elevati dei chip prodotti in Arizona, c’è già la fila per accedere alle capacità produttive di TSMC negli Stati Uniti.

Apple e Nvidia saranno due dei primi clienti del nuovo stabilimento.

Apple sarà il cliente più importante della prima ondata quando lo stabilimento inizierà la produzione, con Nvidia che probabilmente seguirà l’esempio.

Anche altri importanti sviluppatori di chip statunitensi, tra cui AMD sono in trattative per riservare parte della capacità produttiva di TSMC.

La giornata di oggi rappresenta sicuramente una vittoria della politica economica di Biden, e più in generale degli Stati Uniti.

Dopo aver raggiunto l’autosufficienza energetica grazie alla tecnologia del fracking ed aver lanciato due formidabili piani di investimento sulle energie rinnovabili e sulla mobilità sostenibile, gli Stati uniti sono avviati ora ad essere anche molto più autosufficienti nella produzione di semiconduttori.