venerdì, Maggio 17, 2024
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Infineon rivede al rialzo le previsioni per il 2023 dopo un primo trimestre dell’anno superiore alle aspettative

Infineon Technologies ha diffuso i dati relativi al primo trimestre del 2023 (2Q 2023 per la società) con ricavi e profitti ancora in crescita.

Questa mattina, Infineon Technologies ha presentato i risultati finanziari del primo trimestre 2023 chiuso al 31 marzo (2Q 2023 per la società che chiude l’anno fiscale al 30 settembre).

La società aveva fatto sapere alcune settimane fa che i risultati sarebbero stati superiori alle precedenti previsioni, e così è stato con numeri davvero sorprendenti, specie se consideriamo l’attuale momento dell’industria dei semiconduttori con la crisi profonda dei produttori di memorie e di processori per PC.

Insieme a STMicroelectronics, NXP e poche altre aziende che operano in ambito industriale/automobilistico, Infineon è riuscita a crescere anche durante questi mesi e si prepara a raggiungere risultati ancora più lusinghieri quest’anno, tanto da aver annunciato che prevede di chiudere l’anno fiscale con entrate per 16,2 miliardi di euro contro la precedente previsione di 15,5 miliardi. E ciò, nonostante il rafforzamento dell’euro sul dollaro, valuta di riferimento per listini e operazioni di vendita. Parte di questo incremento sarà sicuramente dovuto ad un incremento dei prezzi, come ha dichiarato in una recente intervista Jochen Hanebeck, CEO di Infineon.

Entrando nel merito della trimestrale, l’azienda ha messo a segno vendite per 4,119 miliardi di euro, in crescita del 25% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e con un incremento sequenziale del 4%.

L’utile netto – grazie anche al margine operativo cresciuto al 28,6% – ha raggiunto gli 826 milioni di euro, il 13% in più rispetto ai 728 milioni del Q1 2023 e del 76% rispetto allo stesso periodo di un anno fa.

Infineon sta andando molto bene. Stiamo assistendo a una forte crescita delle nostre attività relative all’elettromobilità, alla generazione di energia rinnovabile e alle infrastrutture energetiche. Queste sono esattamente le applicazioni chiave che stiamo servendo in termini di decarbonizzazione“, ha dichiarato Jochen Hanebeck. “Anche se un miglioramento nei mercati dei beni di consumo come smartphone, PC e prodotti per la casa non è ancora visibile, siamo comunque molto fiduciosi nel complesso sulle future prestazioni aziendali di Infineon. Stiamo quindi rivedendo le nostre aspettative per le entrate e la redditività nell’anno fiscale in corso verso l’alto, come già annunciato a fine marzo.”

Questi i principali dati del trimestre 2Q terminato il 31 marzo 2023:

L’utile per azione rettificato (e diluito) è salito nel secondo trimestre dell’anno fiscale a 0,69 euro, da 0,64 euro nel primo trimestre e dagli 0,44 euro di un anno fa.

Il margine lordo nel periodo è stato del 46,6%, rispetto al 47,2% del trimestre precedente. Il margine lordo rettificato è stato del 48,6%, rispetto al 49,2% del trimestre precedente.

Il free cash flow nel secondo trimestre dell’esercizio in corso è salito a 193 milioni di euro, rispetto ai 25 milioni di euro del trimestre precedente. Il flusso di cassa delle operazioni continue è leggermente migliorato, a 647 milioni di euro, rispetto ai 631 milioni di euro del primo trimestre dell’anno fiscale 2023.

La posizione di cassa lorda alla fine del secondo trimestre dell’anno fiscale 2023 è scesa a 3.446 milioni di euro, rispetto ai 3.708 milioni di euro al 31 dicembre 2022.

Ciò è dovuto principalmente al dividendo annuo pagato nel mese di febbraio per 417 milioni di euro, che ha più che compensato il positivo Free Cash Flow.

Il risultato finanziario nel secondo trimestre dell’anno fiscale in corso è in perdita di 17 milioni netti di euro, rispetto a una perdita netta di 24 milioni di euro nel primo trimestre dell’anno fiscale 2023.

Gli oneri fiscali nel secondo trimestre dell’anno fiscale 2023 sono aumentati a 237 milioni di euro, rispetto ai 216 milioni di euro del trimestre precedente.

Gli investimenti – che Infineon definisce come la somma degli investimenti in immobili, impianti e macchinari, degli investimenti in altre immobilizzazioni immateriali e dei costi di sviluppo capitalizzati – ammontano a 565 milioni di euro nel secondo trimestre dell’esercizio in corso rispetto ai 605 milioni di euro del trimestre precedente. Gli ammortamenti nel secondo trimestre sono stati pari a 434 milioni di euro, rispetto ai 429 milioni di euro del primo trimestre dell’esercizio 2023.



L’indebitamento finanziario è leggermente diminuito da 5.467 milioni di euro alla fine del primo trimestre dell’esercizio in corso a 5.428 milioni di euro al 31 marzo 2023 per effetto dell’andamento dei tassi di cambio. La posizione finanziaria netta presenta un indebitamento finanziario di 1.982 milioni di euro, rispetto all’indebitamento finanziario netto alla fine del trimestre precedente di 1.759 milioni di euro.

In significativo miglioramento i ricavi dei segmenti Automotive (ATV) e Green Industrial Power (GIP). Il segmento Connected Secure Systems (CSS) ha registrato un leggero aumento dei ricavi, mentre il segmento Power & Sensor Systems (PSS) ha registrato un calo significativo come previsto. Il dollaro USA più debole rispetto al trimestre precedente ha avuto un impatto negativo sui ricavi in tutti i segmenti.

I ricavi del segmento ATV sono aumentati nel secondo trimestre dell’anno fiscale 2023 a 2.080 milioni di euro, rispetto a 1.872 milioni di euro nel primo trimestre dell’anno fiscale in corso. La crescita del fatturato dell’11 percento è stata principalmente il risultato del permanere di una domanda molto elevata nei settori ADAS e veicoli elettrici. Il risultato di settore è migliorato nel secondo trimestre dell’anno fiscale in corso a 647 milioni di euro, rispetto ai 532 milioni di euro del trimestre precedente. Il margine di risultato del segmento è nuovamente aumentato, raggiungendo ora il 31,1% rispetto al 28,4% del trimestre precedente.

I ricavi del segmento GIP nel secondo trimestre sono saliti a 558 milioni di euro, rispetto ai 500 milioni di euro del trimestre precedente. L’aumento del fatturato del 12% è stato il risultato dell’aumento della domanda in tutte le aree di applicazione. Una crescita del fatturato particolarmente dinamica è stata osservata nei settori delle energie rinnovabili, delle infrastrutture energetiche, dell’automazione e degli azionamenti industriali, nonché dei trasporti. Il risultato del settore è migliorato nel secondo trimestre dell’anno fiscale 2023 a 181 milioni di euro, rispetto ai 144 milioni di euro del trimestre precedente. Il margine operativo del segmento è aumentato significativamente al 32,4%, dal 28,8% del trimestre precedente.

I ricavi del segmento CSS sono aumentati nel secondo trimestre a 550 milioni di euro, rispetto ai 531 milioni di euro del primo trimestre dell’anno fiscale. Le principali aree che hanno contribuito alla crescita del fatturato del 4% sono state le carte di pagamento, i microcontrollori, i sistemi di identificazione governativi e le SIM integrate. Il risultato del settore è aumentato nel secondo trimestre dell’anno fiscale in corso a 155 milioni di euro, rispetto ai 125 milioni di euro del trimestre precedente. Il margine operativo  del segmento è migliorato nell’ultimo trimestre al 28,2%, dal 23,5% del primo trimestre.

I ricavi del segmento PSS sono stati di 925 milioni di euro, rispetto ai 1.043 milioni di euro del trimestre precedente. La ragione del calo dell’11% è stata una riduzione dei ricavi derivanti da una varietà di applicazioni, in particolare quelle nell’area consumer. Si conferma invece positivo l’andamento della domanda di colonnine di ricarica per veicoli elettrici e caricatori a bordo. Il risultato di settore nel secondo trimestre dell’anno fiscale in corso è stato di 197 milioni di euro, rispetto ai 301 milioni di euro del trimestre precedente.

Il risultato non di settore del secondo trimestre è stato una perdita netta di 107 milioni di euro, rispetto a una perdita netta di 141 milioni di euro nel trimestre precedente. Il risultato non settoriale del secondo trimestre 2023 comprendeva 81 milioni di euro relativi al costo del venduto, 54 milioni di euro relativi a spese di vendita, generali e amministrative e 8 milioni di euro relativi a spese di ricerca e sviluppo. Nel secondo trimestre, il risultato non settoriale comprendeva un dato netto di altri proventi operativi pari a 36 milioni di euro. Ciò include un guadagno derivante dalla vendita del business dei convertitori DC-DC HiRel a Micross Components, Inc. nel febbraio 2023.

Outlook per il terzo trimestre fiscale 2023

Sulla base di un tasso di cambio presunto di 1,10 dollari USA per euro, Infineon prevede di generare entrate per circa 4 miliardi di euro nel terzo trimestre dell’anno fiscale 2023.

La crescita dei ricavi nel segmento ATV dovrebbe aumentare leggermente rispetto al trimestre precedente. I ricavi del segmento GIP dovrebbero mantenersi sui livelli raggiunti nel trimestre precedente. Nel segmento PSS e CSS si prevede un calo dei ricavi rispetto al secondo trimestre dell’esercizio in corso.

Sulla base delle previsioni sui ricavi per il gruppo, il margine operativo dovrebbe essere di circa il 26%.

Outlook per l’anno fiscale 2023

Nonostante una variazione del tasso di cambio ipotizzato da USD 1,05 a USD 1,10 contro euro, la previsione per le entrate è stata portata a 16,2 miliardi di euro (± 300 milioni di euro) dai 15,5 miliardi (± 500 milioni) delle precedenti stime. Al punto medio della forchetta di entrate, Infineon prevede che il margine lordo rettificato raggiunga il 47% (dal precedente 45%) mentre il margine operativo dovrebbe raggiungere il 27% (dal precedente 25%).

Complessivamente gli investimenti dovrebbero ammontare a 3,0 miliardi di euro.

Il focus sarà sulla costruzione del terzo modulo di produzione nel sito di Kulim (Malesia) progettato per produrre semiconduttori composti, il previsto inizio dei lavori di costruzione del quarto modulo di produzione a Dresda (Germania) progettato per produrre componenti per segnale analogico/misto e semiconduttori di potenza, e la continua espansione della capacità produttiva di front-end soprattutto a Dresda (Germania) e Villach (Austria).

Gli ammortamenti sono ora previsti a circa 1,8 miliardi di euro nell’anno fiscale 2023 (in precedenza circa 1,9 miliardi di euro), di cui circa 450 milioni di euro sono attribuibili alle allocazioni del prezzo di acquisto derivanti principalmente dall’acquisizione di Cypress.

Tenendo conto dell’investimento pianificato in edifici front-end, il Free Cash Flow è ora previsto intorno a 1,1 miliardi di euro (precedentemente 0,8 miliardi di euro). Il Free Cash Flow rettificato dovrebbe ora raggiungere circa 1,8 miliardi di euro (precedentemente 1,5 miliardi di euro), ovvero circa l’11% delle entrate previste per l’anno 2023 di 16,2 miliardi di euro.

Le aspettative per Infineon per l’anno fiscale 2023 sono presentate senza tener conto della prevista acquisizione di GaN Systems (in particolare, senza tener conto del pagamento del prezzo di acquisto), poiché la transazione è ancora soggetta alle consuete condizioni di chiusura, comprese le approvazioni normative.

Per entrambi i segmenti ATV e GIP si prevede una crescita dei ricavi superiore alla media del Gruppo. Nel segmento CSS, è probabile che i ricavi crescano intorno al tasso medio del Gruppo.

Il segmento PSS dovrebbe essere inferiore rispetto all’anno precedente. Al punto medio dell’intervallo di entrate previste, il margine lordo rettificato dovrebbe ora essere di circa il 47% (in precedenza circa il 45%) e il margine del risultato di segmento intorno al 27% (in precedenza circa il 25%).

Le reazioni del mercato

Come nel caso di STMicroelectronics, anche i risultati finanziari di Infineon Technologies sono stati bocciati dal mercato che ha decretato un calo del 6÷7% delle azioni ordinarie.

C’è anche da rilevare che, dall’inizio dell’anno, il titolo Infineon aveva guadagnato quasi il 30%; con i cali delle ultime settimane e quello di oggi, il guadagno dal primo gennaio scende a circa l’12%.