Domani mattina STMicroelectronics presenta i risultati finanziari del primo trimestre 2025 (Q1 2025).
C’è grande attesa per i risultati finanziari del primo trimestre 2025 e per le previsioni per l’anno in corso, oggetto della Conference Call che i vertici di STMicroelectronics terranno domattina.
La diffusione dei dati e l’incontro con gli analisti finanziari arriva in un momento molto delicato per l’azienda italo-francese, dopo il forte calo del fatturato e degli utili che ha caratterizzato il 2024, cui ha fatto seguito un calo del titolo ST di quasi il 60% dagli inizi del 2024.
Per contenere l’impatto sui conti del calo delle vendite, l’azienda ha presentato recentemente un piano industriale che prevede un consistente taglio ai costi, con la riduzione di 2.800 addetti a livello globale. Il piano industriale è stato fortemente criticato dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali e da molti politici di Sicilia e Lombardia, le regioni dove sorgono i due più importanti poli produttivi italiani di STMicroelectronics (Catania e Agrate Brianza).
Da segnalare anche lo scontro tra il governo italiano e quello francese sulla gestione dell’azienda da parte del CEO, il francese Jean-Marc Chéry, di cui il Ministro italiano dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha chiesto le dimissioni.
Lo scontro si è fatto ancora più duro dopo che il Consiglio di Sorveglianza dell’azienda ha bocciato la nomina Marcello Sala in rappresentanza del governo italiano in sostituzione del dimissionario Maurizio Tamagnini. Giancarlo Giorgetti ha definito “inaccettabile e gravissima” la scelta della multinazionale italo-francese di respingere la nomina.
Ricordiamo che STMicroelectronics è controllata pariteticamente dallo stato italiano e da quello francese con una quota azionaria complessiva del 27,5%; entrambi gli azionisti di riferimento nominano propri rappresentati nel Consiglio di Sorveglianza, organo che controlla l’operato del CEO e Presidente dell’azienda (il francese Jean-Marc Chéry) e del CFO (l’italiano Lorenzo Grandi).
Per tutti questi motivi, la presentazione dei conti trimestrali di domani potrebbe essere determinante per la leadership di Chéry.
Un ulteriore peggioramento dei conti rispetto alle previsioni dell’azienda potrebbe convincere anche altri soggetti a chiedere le dimissioni di Chéry che potrebbe presentarsi dimissionario all’assemblea degli azionisti del 28 maggio 2025.
Al contrario, un miglioramento dei conti, con magari un previsione ottimistica per il resto del 2025, potrebbe rafforzare la posizione dell’attuale management.
STMicroelectronics ha previsto ricavi per 2,51 miliardi di dollari per il primo trimestre del 2025, pari a una diminuzione del 24,4% su base sequenziale.
Per fare un paragone, le entrate di STMicroelectronics nel Q1 2020 furono di 2,23 miliardi di dollari mentre nel Q1 2021 si attestarono a quota 3,016 miliardi di dollari. Insomma, un ritorno a 5 anni fa.
Un altro fattore potrebbe condizionare negativamente il futuro del business di STMicroelectronics: il deprezzamento del dollaro nei confronti dell’euro, passato in poche settimane da un rapporto di 1,06 a uno di 1,15. L’azienda vende i suoi prodotti in dollari ma molte delle spese (come quelle del personale) sono in euro. Tutto ciò non può che portare ulteriore squilibrio nei conti della società.