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Texas Instruments registra risultati oltre le aspettative nel terzo trimestre ma prevede un quarto trimestre in forte calo

Texas Instruments ha pubblicato oggi i dati finanziari relativi al terzo trimestre 2022 chiuso il 25 settembre 2022.

I risultati del periodo sono andati oltre le aspettative, evidenziando discreti incrementi del fatturato e degli utili. Le vendite hanno raggiunto i 5,24 miliardi di dollari (+ 13% rispetto ad un anno fa) mentre l’utile netto è risultato di 2,295 miliardi (+ 18% rispetto al Q3 2021). Nel confronto con il periodo precedente, vendite e utili sono rimasti praticamente invariati. I risultati del trimestre hanno superato le previsioni degli analisti che avevano stimato in 5,1 miliardi il fatturato e in 2,40 dollari l’utile per azione (che è stato di 2,47 dollari).

Negli ultimi 12 mesi il flusso di cassa operativo ha raggiunto i 9,0 miliardi mentre il free cash flow è risultato di 5,9 miliardi, il 29 % delle entrate.

Tutto ciò riflette la qualità del nostro portafoglio di prodotti, nonché l’efficienza della nostra strategia di produzione, compreso il vantaggio di una produzione di 300 millimetri.” ha dichiarato Rich Templeton, CEO e Presidente della società, “Negli ultimi 12 mesi abbiamo investito 3,3 miliardi di dollari in R&S e SG&A, investito 3,1 miliardi in spese in conto capitale e restituito 7,1 miliardi agli azionisti”.

Numeri in calo sono previsti per il quarto trimestre dell’anno durante il quale TI dovrebbe mettere a segno vendite per 4,40÷4,80 miliardi (contro i 4,832 miliardi nel Q4 2021) con un utile per azione compreso tra 1,83 e 2,11 dollari (rispetto ai 2,27 dollari per azione).

Nel dopoborsa, dopo la diffusione dei dati di bilancio, le azioni Texas Instruments ha perso circa il 5%.

Tra i titoli del settore dei semiconduttori, quello di Texas Instruments ha retto meglio degli altri l’impatto dell’inflazione, della guerra tra Russia e Ucraina e della guerra dei chip in atto tra Stati Uniti e Cina. Da inizio anno il titolo ha perso il 15% contro un calo medio del 40% dell’indice Philadelphia Semiconductor, il paniere dei titoli dell’industria dei semiconduttori.