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News semiconduttori e mercati del 10 maggio 2021

AMERICA & GLOBAL

Dopo il rimbalzo di venerdì scorso, lunedì 10 maggio 2021 arretrano tutti gli indici americani, in particolare le azioni tecnologiche e quelle dell’industria dei semiconduttori.

Una forte pressione sui prezzi delle materie prime che sicuramente a breve avrà una ricaduta sui prezzi al dettaglio, alimenta il timore di un incremento dell’inflazione che porterebbe ad un aumento del costo del denaro e alla fine delle politiche espansive.

Titoli obbligazionari con rendimento più elevato e meno denaro in circolazione sono come il fumo negli occhi per il mercato azionario e per i titoli sui quali gli investitori avevano speculato maggiormente, in primis su quelli tecnologici. E così, dopo una partenza che lasciava presagire una tranquilla giornata di borsa, con il Dow Jones che superava a metà seduta la quota record di 35 mila punti, gli indici hanno cambiato direzione chiudendo tutti in rosso, con il Nasdaq Composite sotto di oltre due punti e mezzo.

I mercati restano in attesa dei dati sull’inflazione USA che verranno diffusi mercoledì 12 mentre quelli sulle vendite al dettaglio sono attesi per venerdì 14.

In leggero aumento i mercati obbligazionari col rendimento del T-bond a 10 anni aumentato all’1,601%; stabile il mercato valutario mentre il prezzo del petrolio perde leggermente terreno nonostante le preoccupazioni per un attacco hacker che ha messo fuori uso uno dei principali oleodotti degli USA.

Alla fine delle contrattazioni il Dow Jones chiude a 34.742 punti, in calo dello 0,10%, l’S&P 500 arretra dell’1,04% a 4.188 punti e il Nasdaq Composite perde il 2,55% a quota 13.401 punti.

Chiudono in forte calo gli indici tecnologici con Tesla che perde il 6,44% a quota 629,04 dollari, Facebook che arretra del 4,11%, Twitter che perde il 3,68% e Netflix che lascia sul terreno il 3,40%

Pesanti anche Alphabet (-2,56%), Microsoft (-2,09%), Apple (-2,58%) e Amazon (-3,07%).

Perde moltissimo l’indice dell’industria dei semiconduttori, il PHLX Semiconductor (SOX) che arretra del 4,66% a 2.967 punti, una delle peggiori giornate di sempre.

L’ondata di vendite interessa tutti i titoli ma colpisce in modo particolare Brooks Automation che perde il 9,81%, Lam Research che arretra del 6,99% e CMC Materials che perde l’8,02%.

Forti perdite anche per Qualcomm (-6,46%), Qorvo (-6,90), Applied Materials (-6,21%) e KLA Corporation (-6,19%).

Tra i titoli più importanti del paniere, Intel perde il 2,95%, Texas Instruments arretra del 3,04%, il costruttore di memorie Micron sprofonda del 5,97%, AMD perde il 3,58% e NVIDIA lascia sul terreno il 3,69%.

Insomma, una vera e propria débâcle, con i trader più sgamati che si preparano al rimbalzo, che potrebbe essere altrettanto forte. Non è possibile, infatti, che una società solida come, ad esempio, Qualcomm, con un P/E inferiore a 20 perda in un solo giorno 6 punti percentuali per il vago timore che l’inflazione riprenda vigore. Ci sta che accada per Tesla che ha un P/E di 650, ma non per Qualcomm o Intel.


ASIA

Nella notte, prima dell’apertura di Wall Street, chiudono in ordine sparso le borse asiatiche con l’indice Shanghai Composite che guadagna lo 0,27% e lo Shenzhen Composite che sale dello 0,19%

Ad Hong Kong chiude in leggero calo l’Hang Seng che perde lo 0,052% a quota 28.595 punti. Arretrano di poco tutti i tecnologici e le piattaforme digitali con il titolo peggiore, Baidu, che perde l’1,35%.

A Seoul ottima performance del KOSPI che guadagna l’1,63%, con Samsung in evidenza (+1,59%).

Arretra, invece, il Taiex di Taipei che perde lo 0,29%, appesantito dal settore dei semiconduttori con TSMC che perde l’1,67%, UMC che arretra del 2,78% e MediaTek che continua a perdere pesantemente e che lascia sul terreno il 7,64%. Rispetto al picco di fine aprile, il titolo ha perso in pochi giorni quasi il 20%.

A Tokyo, guadagna lo 0,55% l’indice Nikkei 225 a quota 29.518 punti con i tecnologici poco mossi.

EUROPA  

Deboli anche le borse europee con l’eccezione di Milano spinta dai titoli bancari e da quelli delle materie prime.

Chiude con un incremento dello 0,10% l’indice STOXX Europe 600 mentre a Milano l’FTSE MIB guadagna lo 0,78% a quota 24.802 punti.

Sulla scia delle borse americane, perdono tutti i titoli dell’industria dei semiconduttori con STMicroelectronics che arretra a Milano del 2,55% a quota 30,15 euro e con Infineon Technologies che a Francoforte perde il 2,92% a quota 31,55 euro per azione.

In calo anche ASML (-3,55%), NXP Semiconductors (-2,13% e ams OSRAM (-0,88).

 

Per quanto riguarda i nuovi prodotti, Infineon Technologies ​​ha lanciato la nuova SRAM Quad Data Rate II+ (QDR-II+) a 144 Mb di nuova generazione certificata DLA Qualified Manufacturers List Class V (QML-V).

Immagine: Infineon Technologies

QML-V è la più alta certificazione di qualità e affidabilità per circuiti integrati per impiego aerospaziale. Questa SRAM QDR-II+ da 144 Mb resistente alle radiazioni (rad hard) è una memoria cache esterna ad alta velocità ideale per radar, elaborazione dati di bordo e applicazioni di rete in ambito spaziale.

Nell’ultimo decennio, l’industria aerospaziale ha subito un cambio di paradigma, passando dall’elaborazione dei dati a terra a quella di bordo, utilizzando nuove tecnologie con maggiore potenza di calcolo e minore latenza. A differenza delle DRAM con latenza più elevata e limitazioni del banco di memoria, la nuova QDR-II+ SRAM da 144 Mb riduce la complessità del sistema nelle applicazioni radar e di imaging, offrendo prestazioni più elevate che consentono l’elaborazione delle immagini satellitari a bordo con una migliore risoluzione e una maggiore velocità di elaborazione.

Il dispositivo è l’ultima generazione di rad hard QDR-II+ SRAM di Infineon, con le generazioni precedenti già adottate in vari programmi spaziali come la missione satellitare NASA Surface Water and Ocean Topography (SWOT) che utilizza la tecnologia radar ad Apertura Sintetica (SAR). Sviluppata originariamente come memoria per reti industriali, la SRAM rad hard QDR-II+ è oggi utilizzata come memoria rad hard nei progetti che utilizzano la tecnologia RadStop, il design proprietario di Infineon e le tecniche di miglioramento del processo che consentono un livello più elevato di protezione dalle radiazioni e al contempo forniscono il throughput richiesto dalle applicazioni spaziali.

La SRAM QDR-II+ a 144 Mb ad alte prestazioni funziona fino a una frequenza massima di 250 MHz, offrendo un throughput fino a 36 Gbps in un package CCGA (Ceramic Column Grid Array) con 165 sfere. Il dispositivo è resistente fino a 200 krad (Si) ed è immune al latch-up, migliorando l’affidabilità del sistema in ambienti particolarmente difficili.

La SRAM QDR-II+ da 144 Mb è già disponibile nelle configurazioni bus-width x18 o x36 e con terminazione su die in modalità 2 o 4 word burst per aumentare la flessibilità di progettazione. Ulteriori informazioni sono disponibili al seguente link.