martedì, Novembre 12, 2024
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Italvolt annuncia la prima GigaFactory in Italia, la più grande d’Europa. L’impianto sorgerà nell’area ex Olivetti di Scarmagno (TO).

Con un investimento di circa 4 miliardi, Italvolt intende realizzare un impianto dedicato alla produzione e allo stoccaggio di batterie agli ioni di litio per veicoli elettrici.

Italvolt, startup fondata e guidata da Lars Carlstrom, industriale pioniere nel settore automotive con oltre 30 anni di esperienza, già fondatore e azionista di Britishvolt, realizzerà la prima Gigafactory in Italia, destinata a diventare al contempo la più grande in Europa e la dodicesima al mondo per dimensione, con 300.000 mprevisti e una capacità annua iniziale di 45 GWh, che potrà raggiungere i 70 GWh. Con una stima di 4.000 lavoratori impiegati direttamente e un indotto di 10.000 nuovi posti di lavoro, la Gigafactory Italvolt rappresenterà uno dei progetti industriali più importanti degli ultimi anni in Italia, per un investimento complessivo di circa 4 miliardi di euro. La prima fase del progetto sarà completata entro la primavera del 2024.

Per la realizzazione di un progetto così complesso, in termini di dimensioni e di sforzo ingegneristico, Lars Carlstrom ha scelto di puntare sull’Italia, Paese riconosciuto a livello globale per la sua capacità di eccellere nel campo dell’innovazione della ricerca tecnologica e per il ruolo di leadership che l’Italia storicamente ricopre all’interno dell’industria automotive a livello globale.

Il nuovo impianto sarà in grado di contribuire con la propria produzione, in modo significativo, alla crescente domanda di batterie in Europa, in gran parte proveniente dall’industria dell’automobile, che entro il 2030 aumenterà a livello globale di 17 volte fino a circa 3.600 gigawatt (GWh), con una previsione di richiesta da parte dell’Unione europea di 565 GWh, seconda solo alla Cina, con un fabbisogno previsto di 1.548 GWh.

L’impianto di Italvolt sarà progettato dalla divisione Architettura di Pininfarina, iconica casa di design automobilistico che ha da poco celebrato i sui 90 anni di attività ed è già operativa su progetti di simile portata. Con una forte attenzione all’impatto ambientale e sociale, Pininfarina intende realizzare un impianto industriale di nuova generazione, intelligente e responsabile, applicando metodologie costruttive DFMA e aprendo l’edificio al suo contesto, al fine di integrarlo nelle dinamiche economiche e sociali del territorio.

Comau, leader mondiale nel campo dell’automazione industriale, con oltre 45 anni di esperienza e una forte specializzazione nei processi di elettrificazione, sarà il fornitore di soluzioni innovative, impianti e tecnologie; inoltre Comau si occuperà della realizzazione del laboratorio di Ricerca e Sviluppo che accoglierà accademici e partner industriali impegnati nello sviluppo delle tecnologie più avanzate nel settore della mobilità elettrica.

Lars Carlstrom, CEO e fondatore di Italvolt, ha dichiarato: “Con il progetto della nostra Gigafactory, Italvolt vuole dare una risposta importante alla storica opportunità dell’industrializzazione green, che sta interessando in modo trasversale tutti i settori produttivi, con un impatto socio-economico che rappresenterà una svolta per l’economia globale. Un’opportunità, quella della “green transition” a livello industriale, che da sempre mi appassiona e attraverso il lancio di Italvolt questa passione diventerà una realtà. Credo fortemente che il nostro team di ingegneri e tecnici altamente qualificati potrà realizzare la produzione di batterie più ecologica non solo in Europa, ma in tutto il mondo. Il nostro obiettivo è assicurare il futuro dell’industria automobilistica e garantire che la catena di approvvigionamento sia la più sostenibile possibile, dall’inizio alla fine. L’impatto socio-economico che la nuova industrializzazione verde porta con sé rappresenterà una svolta per il mondo”.

Scelta l’area ex Olivetti di Scarmagno (Torino)

L’area ex Olivetti di Scarmagno, di proprietà del Fondo Monteverdi gestito da Prelios SGR, è stata selezionata da Italvolt per le sue caratteristiche tecniche e per la sua collocazione geografica particolarmente favorevoli. Il sito è oggi una vasta area industriale dismessa che si estende per circa 1 milione di m2, scelta già ai tempi della Olivetti dagli architetti Marco Zanuso ed Eduardo Vittoria per la facilità dei collegamenti stradali, autostradali e ferroviari, sia con Ivrea che con la città di Torino. Altro fattore che rende l’area di Scarmagno ideale ad ospitare il progetto di Italvolt è il suo forte legame con il tessuto produttivo del Piemonte che è la prima regione in Italia per quanto riguarda la produzione industriale Automotive.

Non sono noti ulteriori dettagli del progetto, la tecnologia utilizzata per le batterie agli ioni di litio, il business-plan e, soprattutto la provenienza dei finanziamenti che, presumiamo, sarà in gran parte pubblica, magari parte di quei consistenti fondi europei destinati alla transizione ecologica.

In questi giorni è emersa anche una condanna per reati fiscali a carico di Lars Carlstrom nonché alcune sue amicizie con personaggi come il russo Vladimir Antonov, anch’egli con problemi di natura giudiziaria.

A seguito di queste notizie, Lars Catlstrom ha dichiarato che si sarebbe dimesso dal ruolo di Presidente di Britishvolt, una società simile a Italvolt, che recentemente ha annunciato il progetto di una Gigafactory britannica con un investimento di 2,6 miliardi di sterline.