Si è svolta oggi la seconda riunione ministeriale a presidenza italiana del G7 su Industria e Innovazione: focus sui settori critici, in particolare sui semiconduttori e sull’intelligenza artificiale.
La politica industriale come strumento per rispondere a una nuova era di sfide globali in settori critici, partendo dai semiconduttori per poi applicare il metodo di lavoro anche nel campo delle materie prime critiche, tecnologie green e automotive. È questo il tema affrontato nella seconda sessione di lavori della Ministeriale G7 sull’Industria e l’Innovazione Tecnologica in corso oggi a Roma, a Palazzo Brancaccio.
“Le criticità che riscontriamo nelle catene del valore – e soprattutto gli effetti delle politiche e pratiche non di mercato – sono tali che solo una risposta coordinata può sortire effetto e rendere le nostre catene di approvvigionamento effettivamente resilienti e sicure“, ha affermato il ministro Adolfo Urso, sottolineando la necessità di “sviluppare assieme progettualità di ricerca industriale pre-competitiva“, estendendo i lavori anche alla Repubblica di Corea e ai Paesi Bassi.
Fondamentale diventa quindi portare avanti la ricerca congiunta sui semiconduttoro affinché siano più efficienti dal punto di vista energetico e con una manifattura più sostenibile nell’uso di risorse naturali ed elaborare criteri comuni affinché i semiconduttori siano prodotti in luoghi e in modalità affidabili. Utile, inoltre, stabilire un meccanismo di scambio di informazioni in caso di crisi, come accaduto durante la pandemia.
“I lavori del Punto di Contatto sono per noi il punto di partenza. Serve una riflessione su come possa diventare un modus per comprendere dinamiche simili, che stanno accadendo anche in altre catene del valore strategiche fondamentali per il nostro sviluppo, in particolare nella doppia transizione green e digitale“, ha proseguito Urso.
“Partiamo dai semiconduttori per poi affrontare anche quello che riguarda le materie prime critiche e le tecnologie green. Questo metodo ci porterà anche ad affrontare ciò che interessa il cuore del sistema industriale che è quello dell’automotive su cui il confronto è aperto”, ha concluso il Ministro.
In rappresentanza dei Paesi del G7, hanno preso parte al vertice di Roma Marc Ferracci, neo Ministro dell’Industria francese, Peter Kyle, Segretario di Stato per la Scienza, Innovazione e Tecnologia del Regno Unito, Francis Bilodeau, Viceministro canadese per l’Innovazione, Scienza e Industria, Udo Philipp, Sottosegretario all’Economia e alla Protezione climatica della Germania, il Segretario al Commercio degli Stati Uniti d’America Gina Raimondo, una delegazione governativa giapponese. Con loro la vicepresidente esecutiva della Commissione Europea, Margrethe Vestager.
Per i Paesi Outreach, erano presenti Dirk Beljaarts, Ministro degli Affari Economici dei Paesi Bassi, S. Krishnan, Viceministro per il Digitale e le Tecnologie dell’Informazione dell’India, e Keonki Roh, Viceministro del Commercio della Corea del Sud.
Arrivata anche una delegazione di Stati africani coinvolti nell’AI Hub per lo Sviluppo Sostenibile, tra cui il Ministro delle Tecnologie di Comunicazione della Tunisia, Sofiene Hemissi, e il presidente dell’Applied Innovation Center egiziano, Ahmed Tantawy.
Partecipano poi anche organizzazioni internazionali come UNDP (Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo) e ITU (International Telecommunication Union), insieme alle startup africane selezionate per l’AI Hub per lo Sviluppo Sostenibile, tra cui IrWise, Kytabu, InstaDeep e Birrama Digital Commerce PLC, e importanti aziende nazionali e multinazionali, come Amazon Web Services, Engineering e Sony, che presenteranno proposte progettuali da integrare nell’Hub.