mercoledì, Maggio 15, 2024
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Aumentano anche a settembre i tempi di consegna dei semiconduttori

La produzione di auto è stata la più penalizzata dalla carenza di chip. Immagine: NXP Semiconductors

Nonostante i tempi medi di consegna a settembre siano passati da 21 a 21,7 settimane, la curva di incremento dei tempi di consegna si sta appiattendo, segnalando una possibile inversione di tendenza.

Segnali contrastanti sui tempi di consegna dei semiconduttori: secondo l’ultimo aggiornamento di Bloomberg diffuso ieri e basato sui dati di Susquehanna Financial Group, il divario tra l’invio di un ordine e la ricezione della consegna, è aumentato di altri cinque giorni a settembre, raggiungendo una media di 21,7 settimane. L’attesa è aumentata per nove mesi consecutivi ed è di gran lunga la più lunga da quando l’azienda ha iniziato a monitorare i dati nel 2017.

Il grafico segnale un inquietante aumento, soprattutto per le case automobilistiche che sono state duramente colpite dalla carenza di chip a dai lunghi tempi di attesa. Fornitori chiave come NXP, Texas Instruments, Infineon Technologies, ON Semiconductor, Microchip Technology hanno tutti registrato i tempi di consegna più alti mai registrati.

Questi dati sembrano smentire le previsioni di LevaData che pochi giorni fa aveva segnalato un appiattimento della curva di incremento dei tempi di consegna dei semiconduttori, aprendo uno spiraglio di fiducia in tutto il mercato.

Fonte: LevaData

Il grafico, che arriva alla prima settimana di settembre, traccia i tempi di consegna di un paniere di componenti di base utilizzati in quasi tutti i dispositivi elettronici.

Per la prima volta, dopo il drammatico aumento di 2 o 3 volte dei tempi di consegna incominciato alla fine dello scorso anno, la curva in molti casi sembra appiattirsi, specialmente in quelle categorie che inizialmente hanno avuto gli incrementi maggiori.

Sicuramente con l’entrata in funzione di nuovi impianti (Bosch, Infineon e altri), ma anche col recente rallentamento di alcuni mercati (Cina, USA e Germania in particolare) è presumibile che i tempi di consegna abbiano raggiunto il livello massimo proprio in questio periodo.

La forte richiesta di quest’anno è stata anche sostenuta dall’attività di ripristino delle scorte che in molti settori produttivi, non certo in quello automobilistico, ha ormai raggiunto l’obiettivo di un ritorno ad un livello di sicurezza. Anche per questo motivo, nei prossimi mesi assisteremo probabilmente ad un riequilibrio tra domanda ed offerta, con una riduzione dei tempi di consegna a partire dall’anno prossimo.

Resta l’incognita della pandemia da COVID-19, con la diffusione del virus che in molti paesi chiave della catena di fornitura globale non è ancora sotto controllo.

La carenza di semiconduttori ha messo a dura prova soprattutto le case automobilistiche in un periodo di grandi cambiamenti, con sempre più elettronica a bordo dei veicoli e con la transizione verso forme di mobilità più sostenibili. AlixPartners, una società di consulenza globale, ha stimato il mese scorso che l’industria automobilistica globale perderà circa 210 miliardi di dollari di vendite solo nel 2021.