martedì, Ottobre 15, 2024
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Ancora problemi di fornitura nel primo trimestre 2022 per i PMIC, con prezzi in aumento del 10%

Secondo TrendForce continuerà nei prossimi mesi l’attuale carenza di circuiti integrati per la gestione dell’alimentazione (PMIC), con prezzi previsti in aumento di circa il 10%.

Resterà ancora critica la situazione di fornitura per i circuiti integrati di gestione dell’alimentazione (PMIC) nei prossimi mesi: lo prevede un recente report di TrendForce – società di consulenza e di ricerche di mercato – che segnale anche che la carenza di chip produrrà un aumento medio dei prezzi di circa il 10% nel primo trimestre 2022, prezzi che raggiungeranno il livello più alto degli ultimi sei anni.

Per quanto riguarda la catena di approvvigionamento globale, oltre  alla capacità produttiva dei principali IDM (Texas Instruments, Infineon, ADI, STMicroelectronics, NXP, ON Semiconductor, Renesas, Microchip e ROHM), aziende fabless come Qualcomm e MediaTek sono riuscite ad ottenere maggiori capacità dalle principali fonderie di semiconduttori ma ciò non riuscirà – nel breve periodo – a fare fronte alla fortissima domanda di questi dispositivi che trovano largo utilizzo un po’ in tutti i settori, da quello consumer a quello industriale e automobilistico.

In quest’ultimo comparto, la ripresa nel mercato automobilistico, la crescita dei veicoli elettrici e il sempre più ampio impiego di dispositivi elettronici nelle vetture, hanno generato un forte aumento della domanda di dispositivi per il controllo e la gestione della tensione. In PMIC utilizzati in questo ambito presentano tempi di produzione più lunghi a causa delle stringenti norme relative alla sicurezza. Attualmente, il portafoglio ordini di circuiti integrati PMIC per impiego automobilistico delle società IDM arriva fino alla fine del 2022. A fronte di tempi di consegna di 12÷26 settimane per PMIC per impiego generico, i dispositivi di gestione dell’alimentazione certificati per impiego automobilistico hanno tempi di consegna di 40÷52 settimane. Tra tutti i semiconduttori prodotti, sono proprio i PMIC quelli che hanno messo in ginocchio interi comparti industriali, in primis quello automotive.

TrendForce prevede che la domanda nel quarto trimestre 2021 rimarrà molto forte con una carenza di capacità produttiva complessiva. Guidati dalle società IDM, i prezzi PMIC rimarranno elevati. Nonostante le variabili legate alla pandemia e alle difficoltà di aumentare la capacità produttiva di wafer da 8 pollici, una svolta dovrebbe arrivare dall’entrata in piena produzione del nuovo fab RFAB2 di Texas Instruments del 2Q22. Insieme alle nuove capacità di wafer da 12” riservate da alcune fonderie, il secondo semestre del 2022 dovrebbe segnare una svolta decisiva nella carenza di semiconduttori ed in particolare nella carenza di PMIC.