sabato, Aprile 20, 2024
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Accumulo di energia: l’innovativa tecnologia dell’italiana Energy Dome premiata da Bloomberg NEF

La tecnologia di accumulo di energia elettrica di lunga durata di Energy Dome premiata da Bloomberg NEF per la sua capacità di decarbonizzare l’economia a costi ridotti, offrendo al contempo durata, efficienza e scalabilità globale.

La startup italiana Energy Dome ha vinto il concorso tecnologico Bloomberg New Energy Finance (BNEF) Pioneers 2022, che premia le innovazioni tecnologiche più originali e di maggior impatto per far avanzare l’economia a basse emissioni di carbonio. Energy Dome è la prima azienda italiana ad ottenere questo prestigioso riconoscimento. BNEF ha premiato  Energy Dome per lo sviluppo e la commercializzazione della tecnologia di accumulo di energia a lunga durata denominata CO2 Battery nella categoria “fornitura di energia a emissioni zero 24 ore su 24“.

La tecnologia sviluppata e brevettata da Energy Dome si basa su un processo termodinamico a ciclo chiuso, che permette di raggiungere alte efficienze complessive, pari al 75-80%, e bassi costi d’investimento, pari a circa la metà delle batterie al litio, utilizzando solamente componenti di facile reperibilità all’interno di un processo totalmente innovativo.

Diversamente dalle batterie agli ioni di litio che, nel corso della loro vita utile di 7-10 anni, subiscono una significativa perdita di prestazioni, la tecnologia di Energy Dome preserva inalterata la sua performance nei 25 anni di esercizio operativo previsto. Di conseguenza, il costo dell’accumulo di energia sarà significativamente minore rispetto agli impianti al litio di dimensioni simili.

Il “dome”, che dà il nome all’azienda, è un serbatoio atmosferico gonfiabile riempito con CO2 allo stato gassoso. Durante la fase di carica, il sistema preleva energia elettrica dalla rete che alimenta un motore e un compressore che preleva CO2 dal dome e la comprime, generando calore poi accumulato in un sistema termico. Quindi la CO2 viene liquefatta sotto pressione e accumulata in serbatoi per CO2 liquida, a temperatura ambiente, al fine di completare il ciclo di carica. In fase di scarica, il ciclo viene invertito. La CO2 liquida viene trasformata in gassosa, si recupera il calore dal sistema di accumulo termico e si espande il gas in una turbina, la quale aziona un generatore. L’elettricità generata viene così reimmessa in rete e la CO2 va nuovamente a riempire il dome senza emissioni in atmosfera, pronta al successivo ciclo di carica. I componenti del sistema, standardizzati e modulari, consentono fino a 200 MWh di capacità di stoccaggio e si rivolgono a un’ampia gamma di clienti tra cui utilities, produttori di energia indipendenti, operatori di rete, stabilimenti industriali e grandi consumatori di energia.

L’azienda è stata fondata dall’imprenditore Claudio Spadacini, da sempre attivo nel settore dell’energia. In meno di due anni, il team di ingegneri di Energy Dome ha trasformato un’idea imprenditoriale in un’azienda con brevetti registrati e un impianto dimostrativo da 2,5MW/4MWh, ora in fase di ultimazione in Sardegna.

La tecnologia – spiega l’Azienda – si basa su una trasformazione termodinamica che, manipolando la CO2 tra la sua fase gassosa e quella liquida, consente uno stoccaggio energetico efficiente ed economico.

Conservando la fase liquida a temperatura ambiente si riducono notevolmente i costi di stoccaggio tipici associati al CAES (Compressed Air Energy Storage), senza dover fare i conti con le temperature criogeniche associate al LAES (Liquid Air Energy Storage).

Il sistema raggiunge capacità di accumulo di energia pari a 66,7 kWh/m3 con volumi di gas compresso di 1,3 litri a 70 bar.

Fondata nel 2019, Energy Dome fornisce un metodo durevole e a basso costo per immagazzinare e inviare alla rete energia rinnovabile in periodi da quattro a 24 ore, utilizzando l’anidride carbonica in un ciclo di carica/scarica a circuito chiuso senza emissioni nell’atmosfera.

“Essere selezionato come vincitore di BNEF Pioneers 2022 non è solo un grande onore, ma anche una forte convalida della nostra tecnologia e dei nostri prodotti che stiamo implementando su scala commerciale”, ha affermato Claudio Spadacini, fondatore e CEO di Energy Dome. “Stiamo già riscontrando un forte interesse globale per la nostra tecnologia che utilizza componenti collaudati, costa la metà della tecnologia agli ioni di litio, è altamente efficiente (Round Trip Efficiency >75%) e non ha alcun degrado delle prestazioni durante i suoi oltre 30 anni di funzionamento. Riteniamo che la CO2 Battery contribuirà ad accelerare significativamente la transizione verso l’energia pulita sostituendo i combustibili fossili di base con energia solare ed eolica completamente dispacciabile”.

Energy Dome ha recentemente firmato un accordo con Ansaldo Energia che prevede lo sviluppo di ben 30 impianti di accumulo di energia nei prossimi cinque anni, in Italia, Germania, Medio Oriente e Africa. Le strutture utilizzeranno la soluzione di accumulo di energia a base di anidride carbonica non infiammabile e non tossica di Energy Dome per immagazzinare e distribuire energia 24 ore su 24.

A dicembre dell’anno scorso, Energy Dome ha raccolto fondi per 11 milioni di dollari in un round di finanziamenti di serie A guidato da 360 Capital, Barclays e Novum Capital Partners, che si sono aggiunti all’investitore strategico A2A per un’implementazione iniziale di un impianto da 100 MWh collegate alla rete.