Con appena 1,026 miliardi di dollari di vendite, i ricavi registrano un calo sequenziale dell’11,8% e del 41,9% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Il titolo perde quasi il 7% in borsa.
Microchip Technology ha diffuso ieri i risultati finanziari del quarto trimestre 2024, relativi al periodo ottobre-dicembre 2024 (Q3 FY2025 per la società).
Benché le vendite di 1,026 miliardi di dollari non si discostino dalle previsioni della società e il margine lordo sia in linea con la guidance, i risultati sono decisamente deludenti, a maggior ragione per una società che, non più tardi di un anno fa, sembrava lanciata verso il traguardo dei 10 miliardi di dollari di vendite annue.
Il boom delle richieste post-COVID, dovuto al rimbalzo della produzione industriale e alla necessità di adeguare le scorte rispetto a nuove interruzioni delle forniture di chip, ha creato un anomalo quanto eccezionale aumento della domanda che non poteva durare a lungo. Proprio negli ultimi trimestri, questa domanda è crollata, riportando le vendite di Microchip ai livelli di 7-8 anni fa.
Una caduta che appare inarrestabile, nonostante il cambio di CEO, e che potrebbe portare a ulteriori flessioni. Per il prossimo trimestre, le entrate sono previste in calo di un ulteriore 5%, con stime che prevedono ricavi tra 920 milioni e 1 miliardo di dollari.
Fortunatamente, il calo delle vendite ha avuto un impatto limitato sul margine lordo. Questo ha permesso a Microchip di contenere le perdite GAAP a 53,6 milioni di dollari, mentre l’utile netto non-GAAP fa segnare un utile di 107,3 milioni di dollari.
Di seguito riportiamo i principali risultati finanziari del Q3 FY2025 (ottobre-dicembre 2024):
“La nostra performance del trimestre chiuso a dicembre riflette la necessità di misure decisive per riallineare la nostra attività“, ha dichiarato Steve Sanghi, CEO e Presidente di Microchip Technology.
“Da quando sono tornato a novembre, abbiamo avviato diverse azioni chiave, tra cui la ristrutturazione della nostra impronta produttiva, l’adeguamento della nostra strategia di canale e un’intensificazione del coinvolgimento dei clienti. La nostra valutazione iniziale indica chiare aree di miglioramento operativo e stiamo adottando un approccio metodico ma urgente per implementare i cambiamenti necessari per rafforzare la nostra posizione competitiva”.
Nonostante la situazione, la società ha continuato a remunerare gli azionisti sulla base dei risultati non-GAAP. Nel trimestre, Microchip ha pagato dividendi per 244,6 milioni di dollari e ha incrementato il dividendo trimestrale a 45,5 centesimi per azione, con un aumento dell’1,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Microchip ha anche deciso di sospendere la maggior parte dei progetti di espansione delle fabbriche e di ridurre gli investimenti in conto capitale fino all’anno fiscale 2026. Nel trimestre appena concluso, le spese in conto capitale sono state limitate a 23 milioni di dollari, e l’investimento totale previsto per l’intero anno fiscale dovrebbe essere di circa 135 milioni di dollari.
Inoltre, la società ha annunciato la chiusura della fabbrica di semiconduttori di Tempe, Arizona, per ridurre i costi, ponendo in stand-by i finanziamenti previsti dal CHIPS And Science Act statunitense.
Non solo. La società ha richiamato alla guida lo storico CEO Steve Sanghi, dopo aver “pensionato” anzitempo Ganesh Moorthy.
Outlook
Per il primo trimestre del 2025 (Q4 FY2025 per la società), Microchip prevede un ulteriore calo delle vendite, con ricavi compresi tra 920 milioni e 1 miliardo di dollari, equivalenti a una diminuzione del 27,6% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente quando le vendite furono di 1,325,8 milioni di dollari.
La società si aspetta anche un ulteriore calo del margine lordo e prevede una perdita GAAP tra 79,4 e 128,5 milioni di dollari, mentre l’utile non-GAAP potrebbe avvicinarsi a zero.
A seguito della pubblicazione della trimestrale, il titolo ha perso quasi il 7% del suo valore. Dall’inizio del 2024, il titolo Microchip ha ceduto circa il 42%, mantenendo comunque una capitalizzazione di circa 28 miliardi di dollari.