domenica, Aprile 28, 2024
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Vola il titolo ARM in borsa (+45%) dopo la diffusione dei conti dell’ultimo trimestre 2023

Vola ARM (+45%) dopo la trimestrale Q3FY2024

Più che i risultati finanziari del trimestre – che in ogni caso hanno superato le previsioni degli analisti – il titolo è stato spinto all’insù dalle stime sugli utili del trimestre in corso. Schizza anche Softbank (+ 8,72%), azionista di maggioranza. 

Accompagnata da una lettera agli azionisti, ARM ha diffuso i risultati finanziari del trimestre chiuso al 31/12/2023 (Q3FY2024 per la società) evidenziando solide performance sia per quanto riguarda il fatturato che gli utili, superando ampiamente le previsioni degli analisti e quelle della stessa società.

Nel trimestre, ARM ha conseguito ricavi pari a 824 milioni di dollari, in crescita del 14% su base annua, con ricavi record sia dalle royalties che dalle licenze.

I ricavi delle royalties, pari a 470 milioni di dollari, in crescita dell’11% su base annua, sono stati trainati dalla ripresa del settore dei semiconduttori e dal rapido aumento dei chip basati su Armv9, che in genere presentano royalties più elevate.

In forte crescita anche i ricavi delle licenze che hanno raggiunto i 354 milioni di dollari (+ 18% su base annua) grazie alla domanda di CPU ARM più avanzate e agli investimenti nell’intelligenza artificiale in tutti i mercati finali.

L’utile operativo non GAAP è aumentato del 17% su base annua raggiungendo i 338 milioni di dollari, con un risultato operativo non GAAP del 41,0%.

ARM ha affermato che i suoi clienti hanno spedito 7,7 miliardi di chip ARM durante il Q2FY2023, il periodo più recente per il quale sono disponibili i dati.

I commenti

Arm ha registrato un altro trimestre di ricavi record grazie alla continua adozione della piattaforma di elaborazione più pervasiva del mondo”, ha affermato Rene Haas, CEO. “Più clienti si spostano verso la tecnologia Armv9 di valore superiore, in particolare nel mercato dei server cloud e di quello automobilistico – dove sale la quota di mercato di Arm – maggiore risulta la crescita delle royalties. L’ondata di intelligenza artificiale ha guidato la crescita delle licenze con i nuovi sistemi che richiedono piattaforme più performanti e più efficienti dal punto di vista energetico.
Infine, segnali di ripresa arrivano dal mercato più ampio dei semiconduttori, in particolare negli smartphone, tornati a crescere fortemente nel terzo trimestre. Le entrate derivanti dalle licenze di Arm erano supportate dalla crescente domanda di nuove tecnologie guidate da tutto ciò che riguarda l’intelligenza artificial. Dalle applicazioni cloud AI più complesse fino ai dispositivi edge più piccoli, l’intelligenza artificiale su Arm è ovunque. La piattaforma CPU Arm, performante ed efficiente dal punto di vista energetico, viene utilizzata da sempre più sviluppatori di software, rendendo più facile per gli OEM adottare la tecnologia Arm, che genera ulteriore domanda per chip basati su Arm.

Riteniamo che queste tendenze fondamentali continueranno ad andare avanti e, di conseguenza, prevediamo che le entrate del prossimo trimestre raggiungeranno un altro record superando la guidance annuale precedentemente comunicata.”

Outlook

ARM ha dichiarato di aspettarsi utili per azione per il quarto trimestre fiscale compresi tra 28 e 32 centesimi su vendite comprese tra 850 e 900 milioni di dollari mentre le previsioni degli analisti indicano un utile di 21 centesimi per azione su un fatturato di 780 milioni di dollari.

Per quanto riguarda l’intero anno fiscale 2024 che si chiuderà al 31 marzo 2024, ARM ha alzato le stime dei ricavi a 3,155÷3,205 miliardi di dollari dalla precedente previsione di entrate per 2,960÷3080 miliardi; per quanto riguarda l’EPS, le stime della società indicano ora una forchetta di 1,20÷1,24 dollari per azione contro la precedente previsione di 1,00÷1,10 dollari.

La quotazione di borsa

Dopo il fallito tentativo di acquisizione di ARM da parte di NVIDIA, bloccato dal regolatore cinese, Softbank – proprietaria di Arm – ha deciso alcuni mesi fa di quotare l’azienda collocando il 9,4% delle azioni sul mercato. L’IPO ha raccolto 5 miliardi di dollari per una valutazione di ARM di circa 55 miliardi di dollari.

ARM è una società ben nota a quanti si occupano di processori. L’azienda britannica progetta il “cuore” dei microchip utilizzati in vari dispositivi e sistemi. Il set di istruzioni di ARM descrive come funziona un processore centrale al suo livello più elementare, ad esempio su come deve eseguire operazioni aritmetiche o accedere alla memoria.

Invece di produrre i chip, ARM vende le licenze ad altre società che li producono; in pratica, ARM può essere considerata il dipartimento di ricerca e sviluppo globale dell’intero settore dei microchip.

L’architettura ARM è utilizzata in quasi tutti i processori più avanzati grazie al suo bassissimo consumo energetico che è fondamentale per i dispositivi portatili come smartphone e tablet.

La storia di ARM

La società fu fondata nel 1990 come joint venture tra Acorn Computers, Apple e VLSI Technology al fine di sviluppare una linea di microprocessori RISC, inizialmente utilizzati nei computer Acorn Archimedes e nei palmari Apple Newton. Dopo l’uscita dalla società di Apple, ARM ha continuato a sviluppare i suoi processori in maniera autonoma concedendo in licenza le sue IP ad un numero crescente di aziende. Con il ritorno di Steve Jobs, anche Apple ha iniziato ad utilizzare la tecnologia ARM per i primi iPod, iPhone e iPad segnando la definitiva consacrazione dell’azienda britannica.

Oggi la tecnologia ARM viene utilizzata in tutti i tipi di dispositivi: tablet, computer, smart TV, case intelligenti, auto elettriche, droni, elettromedicali, persino in oggetti come passaporti elettronici e lampioni. Quasi tutti gli smartphone del mondo, compresi quelli realizzati da Apple, Android e Samsung, utilizzano la tecnologia ARM. Lo stesso vale per il 95% dei chip prodotti in Cina.

Un altro dei motivi del successo di ARM va ricercato nel fatto che la tecnologia dell’azienda inglese, agli occhi dei clienti, non è di proprietà di un concorrente.

Nel 2016 la banca d’investimenti giapponese SoftBank ha acquistato ARM per 32 miliardi di dollari, pagandola più del valore di borsa di quel periodo.

Dopo la diffusione della trimestrale, il titolo ARM ha guadagnato circa il 45% chiudendo le quotazioni a 113,89 dollari a cui corrisponde una valutazione dell’azienda di oltre 110 miliardi di dollari.

Anche Softbank ha messo a segno, alla borsa di Tokyo, un incremento dell’8,72%.