lunedì, Maggio 6, 2024
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Nel 2022 gli investimenti in impianti produttivi delle aziende di semiconduttori raggiungeranno i 190 miliardi di dollari (+24%)  

Lo prevede IC Insights che segnala come gli investimenti nel triennio 2020-2022 dovrebbero per la prima volta segnare un incremento percentuale a due cifre, simile a quello del periodo 1993-1995. 

Dopo un aumento record del 36% nel 2021, IC Insights, società di consulenza e ricerche di mercato, prevede che la spesa in conto capitale dell’industria dei semiconduttori aumenterà del 24% nel 2022 raggiungendo un nuovo massimo storico di 190,4 miliardi di dollari, in aumento dell’86% rispetto a soli tre anni prima, nel 2019. In ogni caso sarebbe sufficiente un aumento superiore al 10% per fare sì che il periodo 2020-2022 diventi il primo triennio con un aumento della spesa a due cifre dopo il lontano 1993-1995.

Con molte altre catene di approvvigionamento, anche l’industria elettronica, è stata colta di sorpresa dall’incredibile balzo della domanda che ha avuto, come primo effetto un incremento dei tassi di utilizzo degli impianti di fabbricazione, balzato oltre il 90% con punte del 100%. Con tassi di utilizzo così elevati e le aspettative di una domanda fortissima anche nel 2022, IC Insights prevede che la spesa in conto capitale combinata dell’industria dei semiconduttori nel 2021 e nel 2022 raggiungerà i 344,3 miliardi di dollari. Il maggiore utilizzo degli impianti ha consentito ai produttori di semiconduttori di aumentare i margini operativi e gli utili, cresciuti come non mai, fornendo le risorse necessarie per questi fortissimi investimenti.

Figura 1: Le 13 aziende che aumenteranno le spese in conto capitale di almeno il 40% nel 2022.

La figura 1 mostra un campione di 13 società che dovrebbero aumentare le spese in conto capitale di almeno il 40%. In totale, queste 13 società hanno speso 60,6 miliardi di dollari l’anno scorso, con un aumento del 62% rispetto al 2020, e si prevede che spenderanno 91,8 miliardi di dollari quest’anno, con un aumento del 52% rispetto al 2021. È interessante notare che i tre grandi fornitori di memoria (ovvero, Samsung, SK Hynix e Micron) non sono nell’elenco mentre sono presenti le prime tre fonderie pure-play (TSMC, UMC e GlobalFoundries). L’elenco comprende invece quattro dei primi cinque principali fornitori di circuiti integrati analogici (TI, Analog Devices, Infineon e ST) che dovrebbero aumentare significativamente la spesa nel 2022.

È evidente che la maggior parte di queste aziende sta rispondendo all’attuale impennata della domanda in modo adeguato (fortissima richiesta, fortissimi investimenti in capacità produttiva). Nei prossimi anni, con la domanda che tornerà a valori più normali, è probabile che le spese di molte aziende tornino a percentuali più normali, vicine ai livelli pre-pandemia.