
Balza anche il margine operativo che sale del 94,3% a quota 48 milioni di euro. La società prevede ricavi in crescita anche nel secondo trimestre dell’anno.
Dopo un difficile 2023 e un 2024 in recupero, il primo trimestre 2025 segna la definitiva ripresa del business di Technoprobe che chiude il periodo con ricavi per 157,2 milioni di euro, in crescita del 54,4% rispetto al primo trimestre 2024.
Cresce in misura ancora maggiore il margine operativo, in aumento del 94,3% a quota 48,0 milioni di euro con una marginalità del 30,5%, sempre rispetto al Q1 2024.
Nel trimestre, Technoprobe supera per la prima volta la diretta rivale FormFactor che ha chiuso il periodo con ricavi per 171,4 milioni di dollari (155 milioni di euro circa); se per quanto riguarda il fatturato si tratta ancora di una corsa testa a testa, per i margini e l’utile netto non c’è storia: i risultati della società brianzola superano di gran lunga quelli della rivale californiana.
Le partnership e le acquisizioni di Technoprobe (che nonostante ciò resta ancora particolarmente “liquida” con una posizione finanziaria netta positiva pari a 632,5 milioni di euro) hanno evidentemente dato i frutti sperati.
Stefano Felici, Amministratore Delegato di Technoprobe, ha dichiarato: “I risultati del primo trimestre 2025, in linea con le nostre aspettative, confermano la fase espansiva dei volumi legati all’intelligenza artificiale e la nostra leadership nel testing dei chip logici. Il miglioramento della marginalità beneficia della leva operativa e delle sinergie conseguenti l’acquisizione di DIS. Nei prossimi mesi, caratterizzati da incertezza sul fronte delle politiche commerciali, saremo impegnati nel consolidamento delle attività avviate a supporto della crescita e nel proseguimento delle attività di ottimizzazione dei processi produttivi”.
Analisi dei risultati economici al 31 Marzo 2025
La crescita nel primo trimestre è da mettere in relazione all’aumento dei volumi correlati all’intelligenza artificiale a alla variazione di perimetro di consolidamento relativa all’acquisizione di DIS Tech. Più modesto risulta il contributo del segmento consumer mentre permane il persistente rallentamento dei segmenti automotive e industrial.
Per quanto riguarda i margini, il miglioramento è il risultato del recupero di efficienza produttiva che, in aggiunta alle sinergie risultanti dall’attività di integrazione di DIS Tech e dalla riorganizzazione delle attività negli Stati Uniti, ha contribuito ad alimentare la leva operativa.
Al 31 marzo 2025, la posizione finanziaria netta consolidata presenta un valore positivo pari a 632,5 milioni di euro: la liquidità generata dalle attività operative, pari a 7,2 milioni è stata compensata dagli investimenti sostenuti nel periodo pari ad 11,9 milioni, dall’acquisizione di una quota di minoranza in Innostar Service Inc. pari a 7 milioni di euro e ad un effetto cambi sulla liquidità che ha impattato negativamente per 10 milioni.
Eventi significativi successivi alla chiusura del primo trimestre
Il 14 Aprile 2025, in occasione del Capital Market Day, il management dell’azienda ha presentato i driver di crescita e le linee strategiche volte a consolidare il proprio posizionamento nel segmento del testing dei semiconduttori.
A livello front-end, le attività di Technoprobe si focalizzeranno sui seguenti obiettivi:
- Rafforzamento del ruolo apicale nel testing dei chip logici, con particolare focus sullo sviluppo di soluzioni specifiche per le architetture Advanced Packaging, il cui sviluppo ha registrato un’accelerazione con l’introduzione dell’intelligenza artificiale;
- Ampliamento dell’offerta di soluzioni high-speed, high-voltage, radio frequency e silicon photonics: l’incremento del volume di dati da processare ed al contempo la velocità delle interconnessioni tra diverse tipologie di device sosterranno la crescita dei volumi di tale tipologia di prodotti;
- Espansione della propria presenza anche nel testing dei chip di memoria con l’ingresso nel segmento High Bandwidth Memory, oggi elemento fondamentale dei chip di intelligenza artificiale.
A livello back-end, le sinergie create tra Technoprobe e DisTech, permetteranno di incrementare la penetrazione del segmento Device Interface Board attraverso lo sviluppo di una nuova architettura avanzata, FusionLink, capace di agevolare lo sviluppo di PCB evoluti.
Secondo Technoprobe, il primo trimestre del 2025 conferma le tendenze delineate all’inizio dell’anno nei diversi mercati di riferimento.
La crescente complessità indotta dall’innovazione tecnologica influenza la resa dei nuovi prodotti rappresentando un volano in termini di volumi di testing. Tale dinamica è particolarmente evidente nel segmento dei datacenter, fortemente esposti all’evoluzione dell’intelligenza artificiale.
Il mercato Consumer, in primis PC e smartphone presenta, invece, una moderata crescita: sarà infatti l’adozione dell’intelligenza artificiale a favorire una nuova fase espansiva in termini di volumi.
Il settore industriale e quello automotive continuano a manifestare debolezza a causa delle correzioni sulle scorte e del rallentamento della domanda.
In questo contesto, a fronte un mercato sempre più complesso e concentrato ed un contesto geo-politico particolarmente complesso, Technoprobe intende proseguire nel processo di ottimizzazione dei propri processi produttivi frutto delle recenti acquisizioni e riorganizzazioni, con l’obiettivo di mantenere il controllo sull’intera filiera di approvvigionamento di componenti critici, e favorire lo sviluppo tecnologico anche grazie alla condivisione con i partner industriali Teradyne ed Advantest.
Guidance Q2 2025
Alla luce della situazione attuale, la Società conferma le stime di crescita per l’anno in corso e prevede quanto segue nel secondo trimestre 2025:
Ricavi Consolidati: 168 milioni di euro (±3%)
Gross margin: 45,5% (±2%)
Ebitda margin: 33,7% (±2%)
Dopo la diffusione dei risultati trimestrali, le variazioni in borsa sono state minime; bisogna tuttavia considerare che ma negli ultimi giorni il titolo ha guadagnato quasi il 20% passando da poco più di 6 euro per azione a 7,20÷7,30 euro per una capitalizzazione di 4,7 miliardi di euro circa.