domenica, Novembre 23, 2025
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Infineon, ST e NXP al giro di boa del terzo trimestre: ricavi stabilizzati, ma le prospettive di crescita restano incerte

Infineon NXP STMicroelectronics Q3

La pubblicazione dei dati di Infineon completa il quadro del terzo trimestre per i tre big europei dei semiconduttori. Un confronto diretto con STMicroelectronics e NXP rivela ricavi stabili, scarsa visibilità sulla crescita e pressione sui margini.

Con i conti del terzo trimestre 2025 di Infineon diffusi mercoledì scorso, e quelli già pubblicati da STMicroelectronics e NXP Semiconductors, emerge un quadro più definito per i principali player europei dei semiconduttori: il fatturato mostra segnali di stabilizzazione, con una buona crescita sequenziale, ma la dinamica anno su anno resta debole e l’outlook per il 2026 non indica ancora un vero cambio di passo.

Infineon ha chiuso il trimestre con ricavi pari a 3,943 miliardi di euro, in aumento del 6% rispetto al periodo precedente e in linea con la guidance. Il risultato di segmento è stato di 771 milioni di euro, con un margine del 18,2%, leggermente superiore alle attese. L’azienda ha inoltre archiviato l’esercizio 2025 con un fatturato di 14,662 miliardi di euro, in calo del 2% sul 2024, e un segment margin del 17,5% pari a 2,56 miliardi.

STMicroelectronics ha riportato ricavi per 3,19 miliardi di dollari, +15,2% su base sequenziale ma -2% anno su anno. Il gross margin si è attestato al 33,2%, con un utile operativo di 180 milioni e un utile netto di 237 milioni.

NXP ha registrato ricavi per 3,17 miliardi di dollari, in aumento dell’8% rispetto al secondo trimestre ma in calo del 2% rispetto all’anno precedente. Il margine lordo è stato del 56,3% e quello operativo del 33,8%.

In tutti e tre i casi, il terzo trimestre segna un evidente punto di stabilizzazione del ciclo: la fase di correzione sembra alle spalle, ma il confronto su base annua resta fiacco.



Margini a confronto: NXP resta il più redditizio, Infineon migliora, ST continua a soffrire

Infineon NXP STMicroelectronics Q3

Sul fronte della redditività, NXP si conferma il più solido: il gross margin al 56,3% e l’operating margin GAAP del 28,1% mantengono l’azienda su livelli nettamente superiori rispetto ai concorrenti, pur con una leggera flessione rispetto al 2024. L’utile netto è stato di 631 milioni di dollari, per un EPS di 2,48 dollari.

Infineon presenta una situazione meno brillante ma comunque positiva: il risultato di segmento è salito del 7% rispetto al trimestre precedente, raggiungendo 717 milioni di euro, con un margine operativo del 18,2% (contro il 18% del Q3). La redditività resta solida, pur in un quadro annuale in lieve contrazione.

STMicroelectronics è la più penalizzata: il gross margin è sceso al 33,2% dal 37,8% di un anno fa, mentre il margine operativo non-GAAP si ferma al 6,8%, in forte calo rispetto all’11,7% del Q3 2024. La società è tornata all’utile dopo un primo semestre difficile, ma la pressione sui margini rimane evidente.

In sintesi, la scala dei margini vede NXP nettamente al comando, Infineon in posizione intermedia ma in miglioramento e ST ancora in una fase di recupero.



Mercati finali: AI e data center trainano, automotive e industrial restano deboli

Sul fronte dei mercati serviti, emerge un trend comune: l’unico motore di crescita oggi è l’intelligenza artificiale, soprattutto nei data center, mentre automotive e industrial mostrano segnali contrastanti e una visibilità ancora limitata.

Per Infineon, il driver principale del trimestre è la divisione Power & Sensor Systems, trainata dalla forte domanda di soluzioni di alimentazione per i data center AI. Il fatturato della divisione è salito a 1,189 miliardi di euro, con un margine di quasi il 19%. Le vendite legate ai power supply per AI raddoppieranno nel 2025 (circa 700 milioni di euro) e dovrebbero raggiungere 1,5 miliardi già nel 2026. Bene anche il segmento Green Industrial Power, mentre l’automotive — il più importante per Infineon, con 1,921 miliardi di ricavi nel trimestre — resta forte ma con minore visibilità. L’acquisizione del business Automotive Ethernet di Marvell (2,18 miliardi di dollari) rafforza ulteriormente la posizione dell’azienda nel settore.

NXP conferma il proprio ruolo di riferimento nell’automotive intelligente: il segmento vale il 58% dei ricavi, stabile anno su anno ma in crescita del 6% sul trimestre precedente. Segue il comparto Industrial & IoT, con un incremento del 3%. L’azienda sta costruendo una piattaforma completa per automotive avanzato ed edge intelligente attraverso acquisizioni mirate – TTTech Auto, Aviva Links, Kinara – che ne rafforzano il posizionamento di medio periodo.

Per STMicroelectronics, lo scenario è più complesso: l’automotive tiene, il personal electronics migliora, mentre l’industrial procede senza slanci e con margini compressi, soprattutto nel power discrete. L’acquisizione del business MEMS di NXP per 900 milioni di dollari è la mossa strategica più significativa degli ultimi anni: un’operazione che rafforzerà nel 2026 un settore in cui ST è già leader, ma con dinamiche di crescita meno esplosive rispetto a quelle dell’AI.



Prospettive 2026: ripresa sì, “super-ciclo AI” no

Sul piano delle prospettive, tutte e tre le società parlano di una ripresa graduale, non di un nuovo super-ciclo.

Infineon prevede per il 2026 una crescita moderata rispetto ai 14,7 miliardi del 2025, con margini nell’area “high-teens”. Il business legato ai data center AI rimane il nuovo motore strategico.

NXP fornisce una guidance molto positiva per il Q4, con ricavi attesi a 3,3 miliardi di dollari (+6% YoY). Il management parla di una “cyclical recovery”, trainata da automotive e industrial/IoT.

STMicroelectronics punta a chiudere il 2025 con 11,75 miliardi di ricavi e margini in lieve miglioramento nel Q4, ma gli analisti restano cauti sulla visibilità per il 2026.

Nel complesso, tutte le aziende riconoscono che il ciclo ha toccato il fondo ed è in fase di risalita, ma con ritmi modesti e margini ancora sotto pressione.

La reazione della Borsa: Infineon premiata, NXP e ST penalizzate

Interessante notare come il mercato abbia reagito in modo molto diverso ai tre set di numeri.

Dopo la diffusione dei conti e l’innalzamento dei target legati all’AI, Infineon è stata premiata dagli investitori: le azioni hanno registrato un rialzo nell’ordine di alcuni punti percentuali, dopo una crescita superiore al 6% nella seduta successiva all’annuncio del nuovo target da 1,5 miliardi per l’AI power. Dall’inizio dell’anno il titolo ha guadagnatio l’8 % circa.



Il caso di NXP è più sfumato. Nonostante ricavi e utili sostanzialmente in linea o leggermente sopra la guidance e un outlook di Q4 superiore alle attese, il titolo, nelle sedute successive alla pubblicazione dei risultati, ha perso circa il 12%, segnale che parte consistente della storia di recupero era già prezzata e che il mercato teme una normalizzazione dei margini dopo anni eccezionali. Dall’inizio dell’anno il titolo ha perso il 9% circa.

Ancora più severa la reazione su STMicroelectronics, che dopo i risultati e una guidance percepita come prudente ha visto le proprie azioni cedere complessivamente intorno al 22%, complice la combinazione di margini in calo, visibilità limitata su automotive e industriale e il sentiment già fragile sul comparto dei semiconduttori “maturi”.  Complessivamente, dall’inizio dell’anno il titolo ha perso il 20%.

In altre parole, il mercato ha premiato la componente “AI strutturale” di Infineon, ha trattato con maggiore diffidenza il racconto di ripresa ciclica di NXP, e ha punito ST per un profilo di crescita percepito come meno convincente e più esposto ai segmenti deboli.

Stabilizzazione sì, nuovo ciclo espansivo ancora no

Il confronto tra Infineon, ST e NXP porta a una conclusione chiara: il settore europeo dei semiconduttori ha superato la fase peggiore della correzione, i ricavi sono tornati stabili e in parte in crescita su base sequenziale, ma non si intravede ancora un nuovo ciclo espansivo uniforme.

L’intelligenza artificiale — soprattutto nei data center — è oggi il principale motore, e in questo campo Infineon e NXP appaiono meglio posizionate. ST è in un anno di transizione: sta ricostruendo la redditività e ridefinendo le priorità strategiche.

Il mercato, in definitiva, distingue sempre più nettamente tra chi può cavalcare il boom dell’AI e chi è ancora troppo esposto ai segmenti tradizionali. E, al momento, questa distinzione si riflette chiaramente nelle valutazioni di Borsa.