mercoledì, Aprile 24, 2024
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Il rallentamento del mercato dei semiconduttori colpisce per la prima volta anche TSMC che segnale vendite in calo del 13,5% a dicembre  

 

Nonostante l’andamento negativo di dicembre, nel 2022 la società ha realizzato un fatturato di circa 74,5 miliardi di dollari, in crescita del 42,6% rispetto al 2021, mantenendo il primo posto tra le aziende più importanti al mondo nel settore dei semiconduttori. Anche UMC, l’altra importante fonderia taiwanese, terza al mondo, ha registrato un calo delle entrate del 7% a dicembre. 

TSMC ha annunciato oggi i ricavi consolidati del mese di dicembre 2022, del quarto trimestre dell’anno e dell’intero 2022.

Nel mese di dicembre i ricavi hanno raggiunto i 192,56 miliardi di dollari taiwanesi (NT$, circa 6,34 miliardi di dollari USA), con una diminuzione del 13,5% rispetto al mese di novembre 2022 e un aumento del 23,9% rispetto a dicembre 2021. I ricavi complessivi nell’anno 2022 hanno raggiunto i 2.263 miliardi di NT$ pari a 74,5 miliardi di dollari USA, con un aumento del 42,6% rispetto allo stesso periodo del 2021.

Per quanto riguarda i risultati trimestrali (NT $ 625,5 miliardi pari a USD 20,6 miliardi, in crescita del 43% anno su anno), Bloomberg segnala che, negli ultimi due anni, è la prima volta che TSMC manca il target trimestrale previsto dagli analisti (NT $ 636).

La contrazione delle vendite è il risultato dell’annullamento di importanti ordini da parte di alcune fabless globali, a seguito del calo di vendite di PC e smartphone in tutto il mondo.

TSMC ha annunciato l’anno scorso di voler realizzare un secondo impianto per la produzione di chip avanzati negli Stati Uniti, per un impegno complessivo di spesa di 40 miliardi di dollari sul suolo americano. La società ha anche annunciato un rallentamento degli investimenti del 10% a 36 miliardi di dollari per adeguare l’operatività all’attuale andamento del mercato.

Tra le altre iniziative di TSMC, sembra in dirittura d’arrivo il progetto di un nuovo impianto sul suolo europeo destinati alla produzione di chip per impiego automobilistico, con nodi di processo meno avanzati, da 22/28 nanometri. Tutte le previsioni concordano sulla crescita costante e continua della richiesta di chip per auto, non tanto per l’aumento della produzione di automobili, quanto per il maggior numero di semiconduttori utilizzati in ogni singola vettura. Il nuovo stabilimento tedesco (probabilmente a Dresda) incrementerebbe la capacità produttiva di chip per auto in un’area dove l’industria dell’automobile riveste ancora un ruolo trainante per l’economia del Vecchio Continente.

Battura d’arresto a dicembre anche per la taiwanese UMC, la terza più importante fonderia al mondo focalizzata su nodi di processo maturi. Nell’ultimo mese dell’anno, l’azienda ha messo a segno vendite per NT$ 20,946 miliardi contro i NT$ 22,545 miliardi di novembre 2022, in calo del 7%. Rispetto allo stesso mese dell’anno scorso l’incremento è stato del 3,29%.

Nel corso del 2022, UMC ha conseguito ricavi complessivi per NT$ 278,705 miliardi (pari a 9,2 miliardi di USD), in crescita del 30,84% rispetto al 2021.