Il mondo industriale accoglie con favore la visione strategica della Semicon Coalition ed esorta ad iniziare immediatamente con la definizione di obiettivi chiari, e a sostenerli con una strategia di esecuzione misurabile che venga sviluppata in stretta collaborazione con l’industria.
Dopo la divulgazione della Dichiarazione Congiunta da parte della Semicon Coalition, anche un’ampia alleanza di non meno di 75 aziende, associazioni di categoria e organizzazioni di ricerca che fanno parte dell’Associazione europea dell’industria dei semiconduttori (ESIA), ha sottoscritto l’Industry Endorsement a favore della Semicon Coalition, con l’esortazione a iniziare immediatamente con la definizione di obiettivi chiari da sostenere con una strategia di esecuzione misurabile che venga sviluppata in stretta collaborazione con l’industria.
Questa attività avviene nell’ambito della consultazione pubblica promossa dalla Commissione europea sull’attuale normativa per raccogliere osservazioni e proposte dagli operatori del settore, alla luce dei segnali che mettono in discussione l’efficacia del Chips Act nel rilancio della produzione di semiconduttori in Europa.
L’Industry Endorsement
Nel comunicato, le imprese riaffermano la necessità di costruire un’Europa fondata su tre pilastri chiave: prosperità, indispensabilità e resilienza. Questi principi, sostengono, dovranno guidare la prossima fase dell’EU Chips Act, affinché il continente possa competere alla pari con Stati Uniti e Asia, dove gli investimenti pubblici e privati nel settore stanno crescendo rapidamente.
Gli industriali sollecitano ora un passaggio immediato all’azione: serve definire obiettivi chiari, accompagnati da una strategia di attuazione concreta e misurabile, da elaborare in stretta collaborazione con le imprese. Solo così l’Europa potrà garantire la competitività a lungo termine del proprio ecosistema dei semiconduttori.
Troppe volte, si sottolinea nel testo, le ambizioni europee si sono scontrate con una mancanza di esecuzione e di coraggio politico.
Il mercato dei semiconduttori, intanto, continua a crescere in tutti i segmenti chiave: intelligenza artificiale, automotive, automazione industriale, data center, connettività, energia, aerospazio e difesa. Per l’industria, questo è il momento giusto per cogliere le opportunità di sviluppo e consolidare la presenza europea nelle catene globali del valore.
Secondo la Semicon Coalition, tre sono le condizioni indispensabili per rendere operativo il nuovo piano europeo.
La prima è una leadership politica decisa, con Commissione europea e Stati membri pronti ad assumersi la responsabilità di trasformare le parole in fatti.
La seconda è la creazione di condizioni favorevoli a un contesto industriale competitivo, attraverso la semplificazione normativa e amministrativa, programmi di incentivi, permessi più rapidi, infrastrutture energetiche affidabili, attrattività dei talenti, accesso equo alle materie prime critiche e una maggiore apertura commerciale.
La terza riguarda lo sviluppo di un business case solido e guidato dal mercato, capace di connettere i mercati europei e globali e di stimolare partnership e investimenti internazionali.
Industria e governi, sottolinea il documento, devono lavorare in stretta sinergia per far sì che lo sviluppo dell’ecosistema sia in linea con la domanda interna ed esterna.
Occorre valutare con realismo le capacità produttive, i potenziali ricavi e i fattori di investimento, tenendo conto di costi, rischi e condizioni localizzative nell’Unione Europea.
Il messaggio finale è chiaro: l’Europa deve agire ora per assicurarsi un ruolo di rilievo nel mercato mondiale dei semiconduttori, che continua a espandersi a ritmi sostenuti.
Le opportunità di crescita ci sono, ma per coglierle servono misure proattive, politiche coordinate e una strategia industriale capace di rispondere alle reali esigenze del mercato.
“Questo è un momento decisivo per il futuro tecnologico dell’Europa – conclude la nota –. Solo una collaborazione stretta tra industria e istituzioni potrà rafforzare la competitività del continente e permettergli di cogliere le opportunità della nuova era dei semiconduttori.”
L’industria, si legge in chiusura, sostiene pienamente la Semiconductor Coalition Europe e lavorerà con tutti i principali attori del settore per trasformare le sue ambizioni in risultati concreti.
I leader del settore dei semiconduttori uniti per definire il nuovo quadro politico a sostegno delle ambizioni europee nel campo dei chip
Nell’ambito delle attività di approfondimento per la modifica della legge attuale, l’L’Associazione europea dell’industria dei semiconduttori (ESIA) ha anche organizzato un evento politico di alto livello a Bruxelles, riunendo rappresentanti chiave dell’industria e delle istituzioni per discutere il futuro della strategia europea sui semiconduttori.
L’incontro, intitolato “Next-level policy blueprint for Europe’s chip ambitions”, ha rappresentato un intervento puntuale, proprio mentre prende ufficialmente avvio la revisione dell’EU Chips Act.
Frédérique Le Grevès, vicepresidente esecutiva per gli Affari pubblici Europa di STMicroelectronics e presidente di ST France, nonché vicepresidente di ESIA, ha dichiarato:
“L’Europa dispone delle tecnologie, dei talenti e dell’ambizione necessari per guidare i segmenti chiave dell’industria dei semiconduttori, ma dobbiamo muoverci più rapidamente.
La revisione dell’EU Chips Act rappresenta un’eccellente opportunità per l’UE di sviluppare una visione per una strategia industriale e di attuarla in modo da rafforzare l’ecosistema europeo dei semiconduttori.
I punti di forza dell’Europa – nei sensori, nei microcontrollori, nei semiconduttori di potenza e nell’Edge AI – si allineano perfettamente alle esigenze dei principali mercati finali, come infrastrutture e applicazioni di IA, automotive, automazione industriale, robotica, connettività, energia, aerospazio e difesa.
Se una seconda fase del Chips Act ci aiuterà a far crescere questi punti di forza, saremo in una posizione migliore per guidare le tecnologie che sosterranno la prossima ondata di crescita globale.”
Durante l’evento, decisori politici, leader industriali e rappresentanti del settore hanno avviato un dialogo prospettico su come rafforzare l’ecosistema europeo dei semiconduttori.
Tra i principali interventi figuravano Matthias Ecke, membro del Parlamento europeo (Socialisti & Democratici, Germania), e Dr. Andreas Schumacher, vicepresidente esecutivo e responsabile della strategia e delle operazioni di M&A presso Infineon Technologies.
Le successive tavole rotonde hanno approfondito come il quadro politico europeo sui semiconduttori debba evolversi per affrontare le sfide della concorrenza globale, della sovranità tecnologica e della resilienza delle catene di approvvigionamento.
Il dibattito ha raccolto i punti di vista di Frédérique Le Grevès (produzione), Sébastien Dauvé, amministratore delegato di CEA-Leti, e Pierre Millette, direttore tecnologico dell’Associazione europea dei costruttori di automobili (ACEA).
Inoltre, Dr. Tim Schulze, alto funzionario del Ministero federale tedesco per l’Economia e l’Energia, ha fornito il punto di vista politico del Paese membro più popoloso dell’UE.
Le discussioni si sono concentrate sulla necessità di un approccio più agile e orientato all’innovazione, in grado di sostenere sia la crescita industriale sia l’autonomia strategica europea.
L’evento si è concluso con l’intervento di Pierre Chastanet, capo dell’Unità Microelettronica e Fotonica della Commissione europea, che ha riaffermato l’impegno dell’esecutivo comunitario a collaborare strettamente con gli stakeholder per definire la prossima fase della politica europea sui semiconduttori.
Con la revisione del Chips Act ormai avviata, l’evento di ESIA ha rappresentato un momento chiave di confronto tra settore pubblico e privato, volto ad allineare ambizioni e strategie per mantenere l’Europa competitiva e resiliente in un panorama globale in rapida evoluzione.