
Se STMicroelectronics sta soffrendo, la seconda società italiana del comparto è in forte ripresa grazie all’intelligenza artificiale e alle partnership con Teradyne e Advantest.
Negli ultimi 30 giorni il titolo Technoprobe ha registrato una notevole crescita in Borsa, guadagnando oltre il 25%: agli inizi di maggio quotava meno di 6 euro, mentre oggi ha chiuso a 7,62 euro, con un guadagno giornaliero dell’1,53%.
La società ha recentemente comunicato ottimi risultati per il primo trimestre 2025, con ricavi in crescita del 54,4% rispetto allo stesso periodo del 2024 e un margine operativo quasi raddoppiato, pari a 48,0 milioni di euro.
Nel trimestre, Technoprobe ha superato per la prima volta la diretta rivale FormFactor, che ha chiuso il periodo con ricavi per 171,4 milioni di dollari (circa 155 milioni di euro). Se sul fronte del fatturato si tratta ancora di una corsa testa a testa, per margini e utile netto non c’è storia: i risultati della società brianzola superano di gran lunga quelli della rivale californiana.
Le partnership e le acquisizioni di Technoprobe (che, nonostante ciò, resta ancora particolarmente “liquida”, con una posizione finanziaria netta positiva pari a 632,5 milioni di euro) hanno evidentemente dato i frutti sperati.
Questi risultati, uniti alle indicazioni positive degli analisti, hanno spinto il prezzo verso l’alto. Deutsche Bank e Akros hanno rivisto al rialzo il giudizio sul titolo: Deutsche Bank lo ha portato a “buy”, mentre Akros ha fissato il prezzo obiettivo a 8,50 euro.
Dopo un 2023 in forte sofferenza, nel 2024 la società ha conseguito ricavi per 543,2 milioni di euro, in crescita del 32,7% rispetto all’anno precedente e di poco inferiori al record di vendite di 548,9 milioni del 2022.
La crescita sostenuta dei volumi nel segmento dell’intelligenza artificiale e la capacità di leadership di Technoprobe hanno rappresentato il principale driver per il raggiungimento di tale risultato. A questo si aggiungono la stabilizzazione del segmento consumer e l’effetto positivo derivante dalla variazione del perimetro di consolidamento relativa all’acquisizione di Harbor Electronics (inclusa per 12 mesi nel 2024, rispetto ai 5 mesi del 2023) e di DIS Tech (inclusa per 7 mesi nel 2024 e non presente nel 2023). Tali contributi positivi hanno più che compensato il persistente rallentamento dei segmenti automotive e industriale.
Il miglioramento della marginalità è il risultato del recupero di efficienza produttiva e delle sinergie derivanti dall’integrazione di DIS Tech e dalla riorganizzazione aziendale.
A spingere il business di Technoprobe hanno contribuito anche le partnership strategiche con due colossi del settore, leader nella progettazione e produzione di apparecchiature di collaudo automatico (ATE): Teradyne e Advantest.
In occasione del Capital Market Day, tenutosi ad aprile, il management dell’azienda ha presentato i driver di crescita e le linee strategiche volte a consolidare il proprio posizionamento nel segmento del testing dei semiconduttori.
A livello front-end, le attività di Technoprobe si focalizzeranno sui seguenti obiettivi:
- Rafforzamento del ruolo apicale nel testing dei chip logici, con particolare focus sullo sviluppo di soluzioni specifiche per le architetture Advanced Packaging, il cui sviluppo ha registrato un’accelerazione con l’introduzione dell’intelligenza artificiale;
- Ampliamento dell’offerta di soluzioni high-speed, high-voltage, radio frequency e silicon photonics: l’incremento del volume di dati da processare e, al contempo, la maggiore velocità delle interconnessioni tra diverse tipologie di device sosterranno la crescita di tale tipologia di prodotti;
- Espansione della propria presenza anche nel testing dei chip di memoria, con l’ingresso nel segmento High Bandwidth Memory, oggi elemento fondamentale dei chip di intelligenza artificiale.
A livello back-end, le sinergie create tra Technoprobe e DIS Tech permetteranno di incrementare la penetrazione nel segmento Device Interface Board attraverso lo sviluppo di una nuova architettura avanzata, FusionLink, capace di agevolare lo sviluppo di PCB evoluti.
Nonostante la società abbia definito il 2025 come un anno di “transizione”, dopo gli ottimi risultati del primo trimestre Technoprobe stima ricavi per 168 milioni di euro nel secondo trimestre, con un margine lordo del 45,5% e un margine operativo del 33,7%.
In un contesto sempre più complesso, la società è riuscita ad espandere la propria presenza nel settore dei chip per intelligenza artificiale e delle memorie High Bandwidth Memory, incrementando vendite, margini e utili.
La crescita in Borsa è la naturale conseguenza di questa strategia.


