venerdì, Dicembre 13, 2024
HomeMERCATINews semiconduttori e mercati del 12 marzo 2021

News semiconduttori e mercati del 12 marzo 2021

AMERICA & GLOBAL

Dopo alcuni giorni di pausa, riprendono a salire – venerdì 12 marzo 2021 – i rendimenti dei titoli di Stato americani, con il Treasury a 10 anni che ha raggiunto l’1,634% rispetto all’1,525% di giovedì. E riprendono le vendite sui tecnologici con l’indice Nasdaq Composite che chiude in negativo.

Guardano invece alla prossima ripresa economica gli investitori che hanno comprato i titoli del Dow Jones il cui indice ha chiuso con nuovi record.

C’è stata ieri una raffica di notizie che ha rafforzato le prospettive per l’economia, dall’approvazione del pacchetto di stimoli da 1,9 trilioni di dollari, all’indice di fiducia dei consumatori salito oltre le previsioni più ottimistiche.

Anche il buon andamento della campagna vaccinale con la promessa del presidente Biden di arrivare entro due mesi alla vaccinazione dell’intera popolazione fa ben sperare in una ripresa economica che potrebbe essere molto più robusta rispetto alle  previsioni.

A fine giornata il Dow Jones guadagna lo 0,90% a quota 32.778 punti, nuovo record storico per l’indice. Quotazione record anche per l’S&P 500 che chiude a 3.943 punti con un guadagno dello 0,10%. Arretra, invece, il Nasdaq Composite che chiude a 13.319 punti con una perdita dello 0,59%.

Tutti negativi i titoli del settore tecnologico anche se, nella maggior parte dei casi, le perdite sono inferiori al punto percentuale. Fanno eccezione Alphabet che arretra del 2,41% e Facebook che perde il 2,00%.

Tra i titoli di maggior importanza, Apple perde lo 0,76%, Tesla arretra dello 0,84% e Amazon scivola dello 0,77%.

Arretra anche l’indice dell’industria dei semiconduttori, il PHLX Semiconductor (SOX) che chiude la seduta di venerdì a 2.965 punti, in calo dell’1,07%.

Tutto sommato risultano modeste le variazioni dei titoli del paniere, specie se guardiamo ai movimenti dei giorni scorsi.  Sono solo tre i titoli che non chiudono in rosso: Lattice  Semiconductor (+2,02%), Marvell Technology (+1,86%) e Inphi (+0,62%).

In testa alla classifica dei ribassi NXP Semiconductors (-2,38%) e Applied Materials (-2,90).

A proposito di NXP Semiconductors va segnalato il forte balzo (4,8%) del titolo nell’after hours a seguito della sua promozione nell’S&P 500 dove prenderà il posto di Flowserve che passerà nel MidCap 400.

Tra i titoli più importanti, TSMC perde l’1,89%, Micron arretra dell’1,72%, NVIDIA scende dell’1,06% e Intel perde lo 0,65% a quota 62,90 euro.

ASIA

Tutte positive le borse asiatiche sulla scia dell’ottimo andamento di Wall Street di giovedì. Unica eccezione quella di Hong Kong, essenzialmente per due motivi: la scoperta di un importante focolaio di COVID-19 in una palestra del centro città frequentata da imprenditori e operatori di borsa e l’acuirsi dello scontro tra Occidente e Cina sulla questione di Hong Kong dopo che il Congresso del popolo cinese ha introdotto alcune modifiche alla legge elettorale dell’ex-colonia britannica che penalizzeranno il ruolo dell’attuale opposizione. Questa legge è stata aspramente criticata dai Governi britannico a americano, con la Cina che ha respinto al mittente le proteste. Zhang Xiaoming, vicedirettore dell’Ufficio per gli affari di Hong Kong e Macao di Pechino, ha respinto le critiche, dicendo ai giornalisti che le riforme elettorali nel territorio di Hong Kong sono affari interni della Cina e che le interferenze dall’estero non sarebbero state tollerate.

Anche l’atteggiamento sempre più soffocante del Governo cinese nei confronti delle grandi piattaforme digitali (Tencent, Baidu, Alibaba, ecc.) non è stato accolto con favore dagli investitori. Questa settimana sono state sanzionate una dozzina di società cinesi tra cui Tencent e Baidu mentre continuano le inchieste su Alibaba e il suo braccio finanziario Ant Group con il CEO di quest’ultima società, Simon Hu, che si è dimesso in settimana.

Tutto ciò ha influito sull’andamento della piazza di Hong Kong, l’unica al mondo, ieri, col segno meno.

L’Hang Seng ha chiuso dunque a quota 28.739, in calo del 2,20%. Questa disputa non ha influito sugli indici Shanghai Composite (+0,47%) e Shenzhen Composite (+0,17%).

All’interno del paniere di Hong Kong arretrano Tencent (-4,41%), Alibaba (-0,70%) e SMIC (-4,49%) mentre guadagna molto Xiaomi (+4,41%) dopo che la società ha comunicato un nuovo piano di riacquisto di azioni proprie per 1,3 miliardi di dollari.

Buona la performance dell’indice KOSPI coreano che guadagna l’1,35% a quota 3.055 punti; all’interno del paniere, tutti positivi i titoli tecnologici con Samsung che guadagna lo 0,98% e SK Hynix che avanza del 2,19%.

Contenuto il guadagno dell’indice Taiex di Taipei, appena lo 0,47%, con TSMC che sale dello 0,82%, UMC che arretra dello 0,11% e MediaTek che guadagna l’1,24%.

Ottima, invece, la giornata a Tokyo con l’indice Nikkei 225 che guadagna l’1,73% a quota 29.717 punti.

Ancora meglio dell’indice fanno tutte le società del comparto dei semiconduttori: Rohm (+2,78%), Murata (+2,02%), Renesas (+4,24%), Tokyo Electron (+4,48%).
 

EUROPA  

Borse europee contrastate questo venerdì, con gli operatori preoccupati per la nuova ondata di casi di COVID-19 che sta interessando molti paesi europei.

Milano chiude a 24.113 punti con una perdita dello 0,034%.

Anche in Europa avanzano i titoli bancari e quelli dell’energia mentre arretrano i tecnologici.

STMicroelectronics perde l’1,88% a quota 29,70 euro mentre Infineon Technologies arretra dello 0,78% a quota 33,70 euro.

In calo anche ASML (-2,20%) e ams (-2,91%). In serata, alla borsa di New York perde il 2,38% NXP Semiconductors.