Autonomia Digitale Europea: prende il via il progetto comunitario DARE

0
558

Al via il progetto europeo DARE

L’iniziativa svolgerà un ruolo fondamentale nell’autonomia digitale europea in High-Performance Computing (HPC) e Artificial Intelligence (AI), offrendo innovazione, efficienza e sicurezza sia per la ricerca che per l’industria.

Ha preso il via il progetto europeo DARE (Digital Autonomy with RISC-V in Europe), che punta a rafforzare la sovranità tecnologica dell’Europa in High-Performance Computing (HPC) e Artificial Intelligence (AI). Supportato dall’EuroHPC Joint Undertaking e coordinato dal Barcelona Supercomputing Center (BSC-CNS), DARE unisce 38 partner leader da tutta Europa per sviluppare processori e sistemi di elaborazione europei di prossima generazione, tra cui un ecosistema software ottimizzato, progettato per applicazioni di ricerca e industriali.

Per l’Italia fanno parte di DARE l’ICSC – Centro Nazionale di Ricerca in HPC, Big Data e Quantum Computing, che coordina un consorzio formato da Università di Pisa, Torino, Sapienza di Roma, Politecnici di Torino e Milano, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), oltre a CINECA, Università di Bologna, AXE-IT ed E4.

L’ecosistema della ricerca italiana in ambito HPC”, afferma Marco Aldinucci, Centro Nazionale ICSC “ha le competenze necessarie per avere un ruolo importante in DARE. Sono competenze rare in Europa, che vanno dalla progettazione di strumenti di programmazione (librerie, workflow, compilatori, sistemi di monitoraggio dell’energia), alla progettazione e la verifica dell’hardware e dei protocolli di rete fra chip, alle applicazioni che sono diventate punti di riferimento per l’area HPC, come Quantum ESPRESSO.  Queste competenze, distribuite in diverse Università ed enti di ricerca, raggiungono insieme alla fondazione ICSC la massa critica necessaria per partecipare ad un progetto di grandi dimensioni come DARE.”

Con un budget nella prima fase triennale di 240 milioni di euro, DARE mira a costruire processori innovativi ad alte prestazioni ed efficienza energetica progettati e sviluppati in Europa e ottimizzati per HPC e AI. L’iniziativa è una risposta diretta all’esigenza strategica dell’Europa di sovranità digitale, garantendo che il continente abbia il pieno controllo sulla sua infrastruttura informatica critica. Entro la fine della sua prima fase, DARE getterà le basi per il primo sistema HPC completamente europeo in Europa, aprendo la strada alle future generazioni di supercomputer progettati, costruiti e ottimizzati in Europa.

Per raggiungere un tale obiettivo, i partner del progetto opereranno in maniera coordinata sfruttando come base per le loro attività di ricerca e sviluppo open standard di architetture hardware già disponibili, come RISC-V, e le più avanzate tecnologie per il packaging di microprocessori, capaci di integrare nello stesso substrato i diversi sistemi coinvolti nella computazione, al fine di creare prodotti interamente europei che alimenteranno i futuri supercomputer.