venerdì, Maggio 17, 2024
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Arduino guarda sempre di più al mercato professionale ed ottiene un finanziamento di 32 milioni di dollari da alcuni investitori globali

 

 

Immagine: Arduino.

Lo scopo è quello di portare l’accessibilità, la semplicità e la potenza dell’ecosistema Arduino nel mondo delle imprese. A guidare la compagine di investitori che sosterranno questo sforzo c’è Robert Bosch Venture Capital (RBVC), affiancato da Renesas, Anzu Partners e Arm.

Ormai gli ingegneri che da giovani hanno mosso i primi passi utilizzando l’hardware e il software open-source Arduino sono a pieno titolo inseriti nel mondo produttivo, in quelle che vengono solitamente definite attività professionali, per distinguerle dalle attività di tipo accademico o ludico.

Nel loro attuale lavoro queste persone utilizzano strumenti hardware e software molto diversi da quelli che hanno conosciuto in gioventù.

L’ecosistema Arduino nasce infatti come strumento per offrire anche alle persone con limitate conoscente tecniche, la possibilità di sfruttare, innovando, le enormi opportunità dei sistemi intelligenti basati su microcontrollore. Dunque, come sistema dedicato principalmente al mondo dell’istruzione e dei cosiddetti maker.

Tuttavia, ciò non esclude che hardware e software possano essere utilizzati in ambito industriale o professionale, specie da quando l’offerta di base di Arduino si è ampliata toccando altre tecnologie hardware (wireless, ethernet, ecc.) e software (cloud, intelligenza artificiale, sicurezza, ecc.).

Già da tempo con la sua sezione Arduino PRO, la società offre soluzioni pensate per il mondo delle imprese, come le recenti board Portenta, Nicla Vision e Arduino Edge. In ogni caso, anche per lo sviluppo di questi prodotti dedicati al mondo professionale, la forza trainante rimane e continuerà ad essere l’esperienza dell’utente finale.

Per rafforzare questa strategia e per espandere le soluzioni dedicate al mondo delle imprese, Arduino è stato al centro di un round di finanziamento di serie B di 32 milioni di dollari guidato dall’investitore tecnologico globale Robert Bosch Venture Capital (RBVC), affiancato da Renesas, Anzu Partners e Arm.



Ne dà notizia la stessa società in un post di ieri.

Eravamo, e saremo sempre, campioni delle soluzioni open source. Perché favoriscono l’accessibilità, perché crediamo nell’innovazione dal basso e perché è la cosa giusta da fare in un mondo pieno di disuguaglianze.” si legge nel post, “Grazie a questa filosofia, siamo stati in grado di crescere fino a diventare un marchio globale che offre hardware, software, connettività e strumenti di sviluppo a milioni di utenti attivi che includono artisti, hobbisti, ingegneri e inventori; una comunità di cui siamo orgogliosi e a cui siamo grati.”

Scrive Massimo Banzi, co-fondatore di Arduino “Gli ingegneri delle generazioni Z e Millennial sono cresciuti utilizzando le schede Arduino nei programmi STEM in tutto il mondo e si sono abituati all’accessibilità, alla semplicità e alla potenza dell’hardware, del software e dei servizi cloud open source dell’azienda. Ora si aspettano di trovare quegli stessi strumenti anche nelle imprese di cui entrano a fare parte”.

Da parte sua, Fabio Violante, CEO di Arduino, ha dichiarato: “Il modo in cui le aziende risolvono le sfide contemporanee e identificano nuove opportunità di business si sta evolvendo rapidamente man mano che le nuove generazione di ingegneri entrano nelle aziende. Con questo investimento stiamo sviluppando e offriremo una nuova gamma di soluzioni aziendali che daranno il via a questa trasformazione”.

Nello specifico, questi i campi per il mondo delle aziende sui quali Arduino intende focalizzare la propria attività:

  • Servizi cloud specializzati e low-code per accelerare lo sviluppo e l’implementazione di applicazioni IoT in grado di soddisfare le esigenze del settore;
  • Nuove soluzioni per la progettazione edge, compresi nuovi moduli;
  • Creazione e integrazione di nuove funzionalità di intelligenza artificiale;
  • Supportare e migliorare le capacità globali di transizione dal prototipo al prodotto industriale espandendo l’attuale Systems Integrators Partner Program.

Arduino continuerà a selezionare autonomamente i propri fornitori e le partnership, con scelte che saranno sempre basate su ciò che è più appropriato per creare gli strumenti più innovativi per il cliente, mantenendo così l’approccio agnostico alla tecnologia che è sempre stato un principio fondamentale.

Lungo questo nuovo corso strategico, la società si concentrerà su organizzazioni più grandi, pur mantenendo l’impegno a fornire gli strumenti più innovativi del settore anche a maker e studenti.

Saremo sempre presenti al fianco dei futuri innovatori”, conclude il comunicato di Arduino.