venerdì, Ottobre 3, 2025
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STMicroelectronics consolida la leadership nei MEMS: tutte le ragioni dell’acquisizione del business di NXP

MEMS: STMicroelectronics acqusisce NXP

L’operazione rafforza la posizione di ST nei sensori di sicurezza automobilistici e industriali, spingendola al terzo posto globale e intensificando la competizione con Bosch in un mercato dei MEMS in fase di consolidamento e in costante evoluzione.

Il settore dei sistemi micro-elettromeccanici (MEMS) sta vivendo una fase di significativo consolidamento, e STMicroelectronics si è posta al centro di questa dinamica con un’operazione di grande portata. L’azienda ha annunciato l’acquisizione del business dei sensori MEMS di NXP Semiconductors, un affare che, secondo le stime, può arrivare fino a 950 milioni di dollari in contanti.
Questa operazione non è solo un’espansione, ma una mossa strategica che riposiziona STMicroelectronics come attore ancora più dominante nel panorama globale dei sensori.

Un investimento da quasi un miliardo di dollari

L’accordo definitivo prevede un pagamento iniziale di 900 milioni di dollari in contanti, con un’ulteriore componente di 50 milioni di dollari subordinata al raggiungimento di specifici traguardi tecnici. La transazione, che sarà interamente finanziata con la liquidità esistente di ST, è prevista completarsi nel primo semestre del 2026, una volta ottenute le necessarie approvazioni regolamentari.

Per comprendere la rilevanza finanziaria dell’operazione, basta considerare che il business MEMS acquisito da NXP ha generato ricavi per circa 300 milioni di dollari nel 2024. STMicroelectronics prevede che questa acquisizione avrà un effetto “significativamente accrescitivo” sui propri margini lordi e operativi, oltre a migliorare gli utili per azione sin dal perfezionamento della transazione.

L’acquisizione è una delle più importanti degli ultimi anni per STMicroelectronics, un’azienda che ha sempre preferito una crescita per “vie interne” e tramite partnership, anziché attraverso acquisizioni di tale portata. Un atteggiamento decisamente più prudente rispetto a molti altri competitor, dettato anche dalla natura semi-pubblica dell’azienda.
Le più recenti acquisizioni di un certo rilievo sono state quelle di Norstel nel 2019 e di Exagan nel 2020. Per fare un paragone, Infineon, uno dei principali competitor di ST, ha acquisito recentemente il business Automotive Ethernet di Marvell per 2,5 miliardi di dollari, il produttore canadese GaN Systems, la tiny-company Imagimob e, nel 2019, Cypress per 9,4 miliardi di dollari.

L’analisi di Yole Group: un balzo nel ranking globale

Secondo gli analisti di Yole Group, l’acquisizione è destinata a ridisegnare la classifica dei principali fornitori di MEMS a livello globale. Se nel 2024 NXP occupava la tredicesima posizione nella classifica dei 30 maggiori fornitori di MEMS, l’integrazione del suo business in STMicroelectronics spingerà quest’ultima al terzo posto globale, appena dietro al leader Bosch.

Questa fusione di competenze rende il business MEMS combinato di ST e NXP molto simile a quello di Bosch, con una forte focalizzazione sui mercati consumer e, soprattutto, automotive. Questo consolidamento è destinato a intensificare la concorrenza, data la leadership di Bosch da diversi anni. Tuttavia, la presenza di due leader europei così forti nel settore MEMS getta le basi per un futuro promettente per il continente in questo campo.



Complementarità e rafforzamento dei portafogli

La ragione di questa acquisizione risiede innanzitutto nella forte complementarità dei portafogli prodotti e delle tecnologie di ST e NXP. NXP è stata particolarmente attiva nel settore automobilistico, fornendo soluzioni di sensori di pressione e inerziali essenziali per applicazioni di sicurezza come airbag e sistemi TPMS (Tyre Pressure Monitoring System). Vanta inoltre solide posizioni nel mercato industriale con i suoi accelerometri e nel mercato medicale con sensori di pressione per applicazioni respiratorie.

L’acquisizione prevista è un’ottima scelta strategica per ST”, ha affermato Marco Cassis, Presidente del Gruppo Analog, Power & Discrete, MEMS and Sensors di STMicroelectronics. “Unite al portafoglio MEMS esistente di ST, queste tecnologie e relazioni con i clienti altamente complementari, focalizzate su tecnologie di sicurezza per l’automotive e industrial, rafforzeranno la nostra posizione nei sensori in segmenti chiave delle applicazioni automotive, industrial e di elettronica di consumo”.

Un dettaglio cruciale evidenziato da Yole Group è che STMicroelectronics attualmente non fornisce sensori di pressione né al settore automobilistico né a quello medicale. L’acquisizione rappresenta quindi un’opportunità unica per ST di colmare queste lacune e rafforzare la propria presenza, in particolare nel redditizio mercato automobilistico. Nel settore degli accelerometri, NXP detiene la seconda posizione con il 13% del mercato, mentre STMicroelectronics è quinta con il 9%.
Con questa mossa, ST diventerà il secondo attore più importante, dopo Bosch, nell’ecosistema degli accelerometri. Analogamente, nei sensori di pressione, la quota di mercato di STMicroelectronics (2%) sarà notevolmente rafforzata dall’acquisizione della quota del 6% di NXP, avvicinando le sue dimensioni a quelle di Sensata o Infineon Technologies.

Dal fabless all’IDM: gestione dei margini e nuove frontiere

Un aspetto interessante dell’operazione è la preesistente relazione tra le due aziende. Prima dell’acquisizione, STMicroelectronics produceva già componenti MEMS per l’attività fabless di NXP, agendo di fatto come una fonderia.
Acquisendo l’intero business MEMS di NXP, STMicroelectronics sarà ora in grado di gestire meglio i margini globali su questi prodotti, vendendoli con il proprio marchio e riducendo la concorrenza in segmenti specifici. Questo sottolinea l’evoluzione dei modelli di business (IDM, fabless, fonderie e fablite) in un mercato MEMS che, sebbene stabilizzato negli ultimi decenni, è in continua trasformazione.

L’acquisizione potrebbe essere legata anche alla necessità per STMicroelectronics di aumentare l’input delle proprie linee di produzione, in particolare di quelle da 200 mm, in un momento di transizione per molti prodotti dai 200 ai 300 mm e di debolezza del mercato.

Il mercato globale dei MEMS ha registrato una ventata di aria fresca nel 2024, con un fatturato stimato a 15,4 miliardi di dollari (+5% su base annua) e con un CAGR 2024-2030 del 3,7%, come evidenziato dalla recente analisi di Yole Group Status of the MEMS Industry 2025.




Cambiamenti strategici e risposte di mercato

Il report di Yole Group conferma la leadership indiscussa di Bosch nel settore MEMS, con un fatturato di 2 miliardi di dollari nel 2024 e con un incremento delle vendite del 12% su base annua.
Bosch ha beneficiato di un ritorno alla normalità delle scorte e delle solide prestazioni del suo portafoglio di sensori intelligenti, che integra l’intelligenza artificiale per offrire un valore che va oltre la semplice rilevazione. Il suo solido posizionamento nei sistemi di fascia alta, meno colpiti dalle crisi, l’ha inoltre protetta da una maggiore volatilità.

Il secondo e il terzo posto in classifica sono occupati dai leader nel settore dei MEMS RF: Broadcom e Qorvo. Tuttavia, il fatturato di Broadcom ha registrato una stagnazione durante l’anno, poiché i principali OEM si sono allontanati dalla sua tecnologia RF FBAR. Con Samsung che ora privilegia la tecnologia SAW ad alte prestazioni, solo Apple continua a utilizzare la tecnologia FBAR nei suoi telefoni di punta. Al contrario, Qorvo continua a beneficiare della sua solida posizione nella fornitura di filtri BAW-SMR per i principali OEM, come Samsung, Oppo, Apple e Xiaomi.

TDK, al quarto posto dopo Bosch, Broadcom e Qorvo, ha mantenuto la sua posizione nel 2024. Questo risultato si basa sulla sua presenza nei sensori di movimento per l’elettronica di consumo, in particolare smartphone e dispositivi indossabili. Senza dubbio, pur non registrando una crescita esponenziale, TDK rimane una forza stabile nel panorama dei MEMS.

Sesto posto per ST

Per STMicroelectronics, che nel 2024 occupava il sesto posto, è stato un anno stabile con un aumento di partnership produttive. Come abbiamo già visto, oltre a supportare NXP, l’azienda ha rapporti con USound e Chirp attraverso modelli lab-in-fab. Questa strategia posiziona STMicroelectronics in modo da poter beneficiare della realtà aumentata/virtuale e della tecnologia indossabile nel prossimo decennio.

In rapida espansione è anche l’ecosistema MEMS cinese, stimolato dai finanziamenti statali e dal desiderio di autosufficienza nei semiconduttori in un contesto di tensioni globali. Tuttavia, secondo Yole Group, questa crescita ha anche innescato un eccesso di offerta, una forte concorrenza sui prezzi e interrogativi sulla sostenibilità.

L’acquisizione del business MEMS di NXP è un passo decisivo per STMicroelectronics, che non solo ne rafforza la posizione di mercato e la capacità tecnologica, ma consolida anche il ruolo dell’Europa come polo d’eccellenza nel settore dei semiconduttori avanzati.
Esigenze di mercato attuali e future, come l’elettrificazione dei veicoli e lo sviluppo di smart glasses, guideranno il settore. Sensori con intelligenza artificiale sono già presenti nei portafogli di Bosch e STMicroelectronics, e in prospettiva, la combinazione di tecnologie fotoniche, quantistiche e MEMS potrebbe persino rispondere a sfide a lungo termine.