venerdì, Maggio 3, 2024
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Russia vs Ucraina, Ovest vs Est: la nuova guerra fredda si combatte anche con cyberattacchi attraverso la rete

La nuova guerra fredda diventa ibrida. Emergono così, riguardo alle minacce digitali, scenari molto più ampi che coinvolgono nuovi attori. 

Il conflitto tra Russia e Ucraina ha fatto assumere alla cybersicurezza un ruolo di eccezionale rilievo, poiché gli attacchi e le ritorsioni da ambo le parti rappresentano una minaccia globale non solo per le aziende e le organizzazioni, ma anche per qualsiasi infrastruttura pubblica.

Stiamo constatando, con l’evolvere degli eventi, che nel 2022 la parola “guerra” non è più soltanto legata allo sgancio di bombe o al combattimento fra eserciti. Attraverso la rete è possibile scatenare una guerra informatica dalle conseguenze devastanti, non tanto differenti da un attacco militare. Interruzioni di energia elettrica, la messa fuori uso dei dispositivi e dei dati in essi contenuti, come anche l’interruzione di internet, sono fra i possibili scenari estremi. Se poi si prova a immaginare le conseguenze che potrebbero manifestarsi se venissero colpite infrastrutture critiche oppure l’erogazione di servizi essenziali, la situazione diventerebbe molto seria con risvolti inimmaginabili.

Non solo, anche i mezzi di informazione sono nel mirino delle minacce informatiche, e in questo caso lo scenario sarebbe ancora peggiore, poiché sono fin troppo noti gli effetti che la distorsione mirata delle informazioni possa causare sulla società: sfiducia, malcontento e anche l’escalation della violenza. Un esempio concreto è stato il continuo botta-risposta di attacchi che hanno colpito le piattaforme mediatiche russe ed europee con la diffusione di notizie fuorvianti; la guerra oggi si combatte anche in questo modo e nessuno è in grado di stabilire cosa sia peggio, se le conseguenze dovute ad azioni di questo tipo o a seguito di quelle militari.

Gli attacchi DDoS o malware come l’ultimo HermeticWiper, diffuso per attaccare le reti ucraine, ma destinato a proliferare anche al di fuori dei confini, costituiscono fonte di preoccupazione sia per l’Europa che per le altre nazioni.  La capacità di diffusione di questo tipo di minacce è molto rapida e fortificata dai rapporti economico commerciali via web.

Anche in Italia questo aspetto non è da sottovalutare e in merito a ciò, fin dal primo giorno in cui si è verificato l’attacco all’Ucraina, l’Agenzia per la cybersicurezza italiana aveva lanciato l’allarme sul probabile arrivo di cyber-minacce, invitando PA ed aziende a provvedere al rafforzamento delle misure di cybersicurezza. Situazioni come questa, infatti, rappresentano un reale pericolo per tutti, nessuno escluso, perché il cyber-rischio deriva anche da eventuali “effetti collaterali” dovuti alla circolazione in rete delle minacce. Pertanto, non è un’ipotesi improbabile quella che una minaccia diffusa in rete con un determinato obiettivo, finisca per colpirne molti altri non inizialmente considerati come target.

Questo e altri argomenti saranno trattati in occasione di Secsolutionforum 2022, che si svolgerà online dal 26 al 29 aprile 2022. Secsolutionforum è uno spazio virtuale dedicato all’incontro e all’interazione fra aziende e professionisti. Installatori, system integrator, progettisti, consulenti privacy, DPO, Security Manager e Pubblica Amministrazione potranno allargare le proprie competenze e condividere problematiche e soluzioni attraverso l’interazione diretta con i massimi esperti del settore.

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