giovedì, Aprile 25, 2024
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Il futuro dell’intelligenza artificiale (IA), la tabella di marcia UE proposta dal Parlamento europeo

Durante la plenaria di maggio gli europarlamentari voteranno le proposte per sviluppare l’Intelligenza Artificiale (AI).

Dopo aver raccolto informazioni sull’intelligenza artificiale (IA) per 18 mesi, la relazione della Commissione speciale sull’intelligenza artificiale in un’era digitale (AIDA) propone adesso una tabella di marcia dell’Unione Europea per l’IA. Un approccio olistico per il consolidamento di una posizione comune a lungo termine, che metta in luce i valori chiave della UE, gli obiettivi e i valori sull’IA, che consentano di proseguire gli attuali sforzi legislativi della UE in questo settore.

Secondo la relazione, l’UE è rimasta indietro nello sviluppo, nella ricerca e negli investimenti nel campo dell’intelligenza artificiale; per questo motivo è necessario intensificare e accelerare l’azione della UE in questo settore, ritenuto fondamentale per la trasformazione digitale della stessa comunità europea, con un crescente impatto dell’intelligenza artificiale sia sull’economia che nella vita quotidiana.

Le norme, le salvaguardie e i regolamenti dell’UE dovrebbero garantire che l’IA apporti consistenti benefici in ogni settore della UE, dalla transizione verde alla salute e alle attività industriali, dalla governance pubblica, all’agricoltura e alla produttività del lavoro.

La relazione mette in guardia sull’importanza di un’azione tempestiva dell’UE per fissare standard chiari basati sui valori UE, e per evitare che questi vengano definiti altrove.

Alla seguente pagina sono disponibili i documenti elaborati dalla Commissione sull’intelligenza digitale.

Cosa propone la relazione della commissione sull’intelligenza artificiale?

Dal momento che l’attuale legislazione europea e nazionale è frammentata, lenta e non fornisce la certezza del diritto, la relazione propone la creazione di un contesto normativo che comprenda un processo legislativo dinamico e una governance moderna. Inoltre, per supportare l’innovazione ed evitare oneri normativi, dovrebbero essere rigorosamente regolamentate solo le applicazioni di IA ad alto rischio.

Poiché le tecnologie di IA dipendono dai dati disponibili, la condivisione dei dati nella UE deve essere rivista ed estesa. La piena integrazione e armonizzazione del mercato unico digitale della UE favorirà gli scambi transfrontalieri e l’innovazione.

Gli europarlamentari sostengono che le infrastrutture digitali dovrebbero essere rafforzate per garantire a tutti i cittadini l’accesso ai servizi.

L’UE dovrebbe favorire lo sviluppo di competenze nell’ambiento dell’intelligenza artificiale in modo da consentire che le persone abbiano le conoscenze necessarie per la propria vita e il proprio lavoro. Sempre secondo la relazione, tutto ciò contribuirà a creare fiducia nella tecnologia, a promuovere l’innovazione e, attraverso il supporto ai centri d’eccellenza e agli esperti dell’UE, a prevenire la perdita dei talenti (la cosiddetta “fuga dei cervelli”).

Infine, è necessario affrontare gli aspetti militari e di sicurezza dell’intelligenza artificiale. Stando a quanto emerge dalla relazione, l’UE dovrebbe cooperare a livello internazionale con partner che la pensano allo stesso modo, per promuovere la propria visione basata sui valori europei.