AMD e OpenAI hanno annunciato un accordo in base al quale AMD fornirà diverse generazioni di GPU ottimizzate per addestrare i programmi di OpenAI, concedendo al contempo a quest’ultima il diritto di acquistare fino al 10% del capitale di AMD.
Poche settimane dopo aver siglato un’importante partnership con NVIDIA – che prevede un investimento fino a 100 miliardi di dollari da parte della società di Jensen Huang e il dispiegamento di almeno 10 gigawatt di infrastruttura per i nuovi data center che OpenAI intende costruire nei prossimi anni – la società che controlla ChatGPT annuncia un nuovo accordo strategico con AMD per sviluppare insieme ulteriori infrastrutture di calcolo dedicate all’intelligenza artificiale.
L’intesa prevede che OpenAI acquisisca fino a 6 gigawatt di capacità computazionale tramite i chip AMD, a partire dal nuovo modello MI450, che verrà lanciato il prossimo anno. La prima distribuzione, pari a 1 gigawatt di GPU AMD Instinct MI450, è prevista per la seconda metà del 2026.
Cosa significa un’installazione da 1 gigawatt
In questo ambito, un’installazione da 1 GW, ovvero in grado di assorbire fino a 1 gigawatt di potenza elettrica durante il funzionamento, utilizza centinaia di migliaia di GPU con capacità di calcolo dell’ordine degli exaflop.
Attualmente, i grandi data center degli hyperscaler hanno una potenza media compresa tra 50 e 100 MW, e probabilmente tali saranno le dimensioni delle singole unità della nuova infrastruttura. Pertanto, ogni gigawatt della nuova infrastruttura comprenderà tra le 10 e le 20 server farm.
Collaborazione tecnologica e allineamento finanziario
In base all’accordo, OpenAI collaborerà con AMD in qualità di partner strategico di elaborazione per guidare implementazioni su larga scala della tecnologia AMD, a partire dalla serie Instinct MI450 e dalle soluzioni di intelligenza artificiale rack-scale, per poi estendersi alle generazioni future.
Condividendo le competenze tecniche per ottimizzare le rispettive roadmap di prodotto, AMD e OpenAI consolidano così la loro collaborazione multigenerazionale su hardware e software, iniziata con la serie MI300X e proseguita con la MI350X.
Questa partnership crea una situazione vantaggiosa per entrambe le aziende, consentendo implementazioni di intelligenza artificiale su larga scala e promuovendo il progresso dell’intero ecosistema.
Tecnologia e finanza a braccetto
Nell’ambito dell’accordo, per allineare ulteriormente gli interessi strategici, AMD ha emesso a favore di OpenAI un warrant per un massimo di 160 milioni di azioni ordinarie AMD, strutturato in modo da maturare al raggiungimento di specifici traguardi.
La prima tranche maturerà con l’implementazione iniziale di 1 gigawatt, mentre le tranche successive matureranno man mano che gli acquisti raggiungeranno i 6 gigawatt. La maturazione è inoltre vincolata al raggiungimento di determinati obiettivi di prezzo delle azioni AMD e al conseguimento, da parte di OpenAI, dei traguardi tecnici e commerciali necessari per l’implementazione su larga scala.
Le dichiarazioni dei vertici
“Siamo entusiasti di collaborare con OpenAI per fornire elaborazione AI su larga scala”, ha affermato Lisa Su, Presidente e CEO di AMD.
“Questa partnership unisce il meglio di AMD e OpenAI per creare una vera soluzione win-win, consentendo lo sviluppo dell’intelligenza artificiale più ambiziosa al mondo e facendo progredire l’intero ecosistema AI”.
“Questa partnership rappresenta un passo fondamentale per sviluppare la capacità di calcolo necessaria a realizzare appieno il potenziale dell’intelligenza artificiale”, ha dichiarato Sam Altman, co-fondatore e CEO di OpenAI.
“La leadership di AMD nei chip ad alte prestazioni ci permetterà di accelerare il progresso e portare i benefici dell’intelligenza artificiale avanzata a tutti, più rapidamente”.
“Costruire il futuro dell’intelligenza artificiale richiede una profonda collaborazione a ogni livello dello stack”, ha aggiunto Greg Brockman, co-fondatore e Presidente di OpenAI.
“Collaborare con AMD ci consentirà di scalare e fornire strumenti di intelligenza artificiale a vantaggio delle persone in tutto il mondo”.
“La nostra partnership con OpenAI dovrebbe generare decine di miliardi di dollari di fatturato per AMD, accelerando al contempo lo sviluppo dell’infrastruttura di intelligenza artificiale di OpenAI”, ha spiegato Jean Hu, EVP, CFO e tesoriere di AMD.
“Questo accordo crea un significativo allineamento strategico e valore per gli azionisti sia di AMD sia di OpenAI, e si prevede che avrà un impatto rilevante sugli utili per azione non-GAAP di AMD”.
La reazione della Borsa
L’accordo tra le due società ha messo le ali al titolo AMD, che nella giornata di ieri ha guadagnato il 23,7%, chiudendo a 203,71 dollari per azione. Anche oggi pomeriggio il titolo prosegue la sua corsa, con un rialzo di circa il 4%.
Mentre AMD cresceva a doppia cifra, le ripercussioni sul titolo NVIDIA sono state modeste, con un calo di poco superiore a un punto percentuale.
L’accordo di ieri mette per la prima volta in discussione la posizione dominante di NVIDIA, ma il mercato – pur premiando AMD – sembra continuare a credere nella solidità della società di Jensen Huang, che poche settimane fa aveva a sua volta siglato con OpenAI un accordo simile del valore di 100 miliardi di dollari.
Probabilmente, in questa nuova corsa all’infrastruttura AI c’è ancora spazio per molti attori: da Broadcom a Google, da Meta ai colossi cinesi, tutti puntano a conquistare una quota della prossima generazione di calcolo intelligente.