lunedì, Ottobre 6, 2025

SiPearl presenta Athena1, il nuovo processore europeo destinato alla difesa, all’aerospazio e alle applicazioni governative

Una versione personalizzata di Rhea1 per soddisfare i requisiti specifici dei settori governativo, della difesa e aerospaziale in termini di potenza di calcolo, sicurezza e integrità, con un impatto ambientale ridotto. Prodotto da TSMC, il lancio commerciale di Athena1 è previsto per la seconda metà del 2027.

SiPearl, l’azienda europea fabless che progetta processori “sovrani” ad alte prestazioni ed efficienza energetica per HPC, intelligenza artificiale e data center, ha annunciato oggi il lancio del processore Athena1, destinato ad applicazioni dual-use, cioè civili e militari.

Lodevole lo scopo e l’impegno, se non fosse che il nuovo chip non verrà prodotto in Europa da un’azienda europea, bensì da TSMC, il colosso taiwanese dei semiconduttori. Una scelta inevitabile per ragioni tecnologiche, ma che lascia aperto un paradosso: la tanto invocata “sovranità tecnologica” europea dipende da un fornitore situato in una regione geopoliticamente instabile, sotto la costante minaccia (o prospettiva, a seconda dei punti di vista) di un’annessione da parte della Cina. Una fragilità che potrebbe azzerare in un istante le ambizioni europee di indipendenza strategica.



Athena1: la nuova frontiera del calcolo sovrano

Athena1 è una versione personalizzata di Rhea1, il primo processore progettato da SiPearl per i supercomputer europei. Se Rhea1 è stato pensato per l’HPC e sarà utilizzato nel supercomputer JUPITER, Athena1 nasce invece per rispondere alle esigenze di sicurezza, integrità e affidabilità richieste da governi, difesa e aerospazio.

Secondo l’azienda, il nuovo chip sarà in grado di gestire carichi di lavoro sensibili come:

  • comunicazioni sicure e crittografia,
  • elaborazione di intelligence e dati classificati,
  • reti tattiche ed elettronica di rilevamento,
  • elaborazione locale dei dati su piattaforme mobili, inclusi veicoli militari e aerospaziali.

La famiglia Athena1 prevede configurazioni con 16, 32, 48, 64 o 80 core Arm Neoverse V1, adattabili in base alla potenza di calcolo necessaria e ai vincoli termici delle diverse applicazioni. I dettagli completi delle specifiche tecniche saranno diffusi in seguito.



Il die di Athena1 sarà fabbricato da TSMC. Il packaging, inizialmente previsto a Taiwan, dovrebbe in futuro essere spostato in Europa, in linea con l’obiettivo di far crescere un ecosistema industriale continentale. Il debutto commerciale è fissato per la seconda metà del 2027.

Le parole di Philippe Notton

“Viviamo in un’epoca di crescente incertezza geopolitica, con minacce cibernetiche e conflitti armati in aumento. La sovranità tecnologica dell’Europa passa inevitabilmente anche dall’hardware sovrano. Athena1 rappresenta il completamento naturale della nostra roadmap, affiancando Rhea1 e rafforzando l’indipendenza strategica del continente”, ha dichiarato Philippe Notton, CEO e fondatore di SiPearl.

Lo sforzo dell’Unione europea

Nata all’interno della European Processor Initiative (EPI) e sostenuta dall’Unione europea, SiPearl conta oggi circa 200 dipendenti tra Francia, Spagna e Italia. Dopo un round Series A da 130 milioni di euro, l’azienda ha avviato un nuovo aumento di capitale per accelerare la crescita.

Con Athena1, l’Europa muove un ulteriore passo verso lo sviluppo di tecnologie critiche indipendenti. Resta però aperta la questione di fondo: può davvero esserci “sovranità” se la produzione rimane saldamente nelle mani di aziende extraeuropee?