mercoledì, Ottobre 9, 2024
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Rifiuti elettrici ed elettronici, migliorano i livelli di conoscenza e i comportamenti degli italiani sulla raccolta differenziata

RAEE: migliorano i comportamenti degli italiani

I dati dell’Osservatorio conoscenza RAEE elaborati da Ipsos per Erion WEEE dimostrano che la campagna di sensibilizzazione realizzata dal Consorzio sta funzionando: nell’ultimo anno è aumentata la conoscenza del termine RAEE, mentre la media di conferimenti scorretti è scesa dal 15% al 13%, con una flessione ancora più netta tra i giovani (meno 6 punti percentuali).

Migliorano sia i livelli di conoscenza degli Italiani sia i loro comportamenti nella raccolta differenziata dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE): questo quanto emerge a distanza di un anno dall’ultima analisi dell’Osservatorio conoscenza RAEErealizzato da Ipsos per Erion WEEE, il Consorzio del Sistema Erion dedicato alla gestione dei RAEE.

Secondo lo studio, realizzato su un campione di 1.000 cittadini italiani a cui si aggiunge un focus specifico su 500 giovani dai 18 ai 26 anni, aumenta la familiarità con il termine RAEE che, nell’arco dell’ultimo anno, è passata dal 44% al 55%, con un miglioramento ancora più evidente nel caso della gen Z, dove la percentuale di quanti hanno sentito menzionare l’acronimo è quasi raddoppiata, passando dal 26% nel 2022 al 50% nel 2023.

Il significato della parola RAEE 

A livello territoriale, sono le regioni del nord del Paese a registrare il maggior incremento (dal 47% al 60%), seguite da quelle del centro (dal 46% al 57%) e del sud (dal 37% al 47%).

Rimane invece sostanzialmente stabile l’incidenza di quanti, oltre all’acronimo, sanno anche spiegare in modo corretto il significato della parola RAEE che, a livello nazionale, passa dal 38% al 39%, con un aumento decisamente più sostenuto tra i giovani dove il dato arriva al 36%, in aumento di dieci punti percentuali rispetto allo scorso anno.

Con l’aumento dei livelli di conoscenza, migliorano anche i comportamenti relativi alla gestione dei RAEE: la media dei conferimenti scorretti nell’ultimo anno è diminuita passando dal 15% al 13%. La flessione più accentuata però si registra proprio nel target dei più giovani, tra i quali l’incidenza è scesa di ben sei punti percentuali (dal 23% al 17%). Resta invece stabile la percentuale di intervistati consapevoli dei rischi associati a una gestione non corretta delle Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche giunte a fine vita, che si attesta a poco meno dell’80% del totale del campione.



La conoscenza dei servizi a disposizione del cittadino 

La conoscenza dei servizi a disposizione del cittadino per il conferimento, in nove mesi (novembre 22-luglio 23), è aumentata sia a livello nazionale che tra la gen Z: il 45% degli italiani conosce il servizio “1 contro 0” (+3 punti percentuali), nella fascia dei più giovani si arriva al 52% (+7%); il ritiro “1 contro 1” è invece noto al 72% degli intervistati (+3%) e al 73% dei ragazzi (+6%).

Diminuisce, inoltre, la percentuale di chi si disferebbe di un RAEE nel modo sbagliato: rispetto a 14 tipologie di prodotti proposti (che vanno da pc e smartphone fino a contapassi e spazzolini elettrici) il 41% degli italiani sceglierebbe di gettarne almeno una nel contenitore della plastica o dell’indifferenziata (contro il 45% della rilevazione precedente); più netta la diminuzione nelle regioni del sud (dal 56 al 48%) e tra i giovani (dal 57 al 50%).

Scende, infine, dal 32 al 28% la quota di quanti hanno dichiarato di essersi rivolti agli “svuota cantine” per disfarsi dei propri RAEE: un piccolo miglioramento in termini numerici, ma sicuramente un passo in avanti nel contrasto ai flussi paralleli, spesso illegali, alimentati anche grazie a questi soggetti.

I commenti

“I risultati positivi registrati dal nostro Osservatorio – commenta Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE – dimostrano come sul tema dei RAEE sia fondamentale continuare a insistere sulla leva della sensibilizzazione per scardinare abitudini e comportamenti scorretti. In molti casi, infatti, questi errori dipendono da una scarsa conoscenza dell’importanza che hanno i nostri piccoli gesti quotidiani come primo anello della catena del riciclo dei Rifiuti Elettrici ed Elettronici.
Il piano di comunicazione “DireFareRAEE” che il Consorzio ha lanciato due anni fa ha dato un contributo significativo, ma non possiamo smettere di lavorare e non possiamo farlo da soli, perché quasi due italiani su tre ancora non sanno cosa siano i RAEE. Noi proseguiremo con programmi e iniziative dedicate ai cittadini, ma ci auguriamo che anche altre realtà operanti nel sistema decidano di affiancarci in questo percorso, e che il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica promuova una campagna di “Pubblicità Progresso” sui RAEE”.



Focus Roma: aumentano le conoscenze dei cittadini della capitale in tema di RAEE 

In linea con i dati nazionali, anche tra i romani aumenta la conoscenza sui rifiuti elettrici ed elettronici e la loro corretta gestione.
Secondo i risultati dell’Osservatorio Conoscenza RAEE – che ha condotto un primo sondaggio nel novembre 2022 e un secondo a luglio 2023 su un campione di 500 cittadini romani per valutare l’impatto della campagna “Riciclare i RAEE è una bella storia!” attiva nel Comune di Roma da febbraio di quest’anno – la quota di cittadini romani che ha sentito la parola RAEE almeno una volta è migliorata, passando dal 42% al 45%; in crescita anche la percentuale di chi conosce il significato dell’acronimo, che passa dal 33% al 35% (dati entrambi leggermente al di sotto della media nazionale).
La conoscenza sui rischi che possono derivare da uno scorretto conferimento passa dal 79% all’81%; così come incrementa la percentuale di chi sa che in questo tipo di rifiuti sono presenti materie prime recuperabili (dal 47% al 49%).

Parallelamente, aumenta anche la percentuale di chi dichiara di conoscere le modalità a disposizione del cittadino per disfarsi dei propri dispositivi: il servizio “1 contro 0” è noto al 37% dei romani (era il 31% nel 2022), mentre quasi 7 cittadini della capitale su 10 sanno di poter usufruire del servizio “1 contro 1”.

Nella capitale migliorano anche i comportamenti: diminuisce infatti la percentuale di chi (rispetto a 14 tipologie di prodotti proposti) si disferebbe di almeno un RAEE in modo scorretto, nel sacco dell’indifferenziata e/o nei contenitori della plastica, che scende dal 36% al 33%. Tra i dispositivi evidenziati nell’analisi sono gli spazzolini elettrici, i giocattoli elettrici e gli smartwatch quelli che generano i maggiori dubbi sul corretto conferimento.

Focus Milano: migliorano i comportamenti, ma diminuisce la consapevolezza dei rischi 

Anche l’indagine sulla città di Milano, interessata a fine 2022 dalla campagna “Smaltirli è un gioco da ragazzi!”, ha messo in evidenza risultati positivi.

Su un campione di 500 cittadini, nel periodo novembre 2022-luglio 2023, la percentuale di milanesi che hanno già sentito la parola RAEE, è passata dal 49% al 52%. Tra questi, la percentuale di quelli che ne conosce anche il significato è salita dal 39% al 41%. Scende, invece, il dato relativo alla consapevolezza dei rischi associati a una dimissione scorretta di questo tipo di rifiuti, che cala dal 90% all’85%, restando comunque superiore al dato nazionale (che si ferma al 78%), e di chi è a conoscenza della presenza di materie prime recuperabili, dal 56% al 54%.

Per quanto riguarda la conoscenza delle modalità di conferimento a disposizione dei cittadini, più di un milanese su 3 (il 36%) sa di avere a disposizione il servizio di ritiro “1 contro 0”, mentre più di 7 su 10 (il 73%) quello “1 contro 1”, entrambi in aumento di un punto percentuale rispetto alla prima rilevazione.

Rispetto ai comportamenti, c’è un miglioramento: passa infatti dal 26% al 23%, la percentuale di milanesi che effettuerebbero il conferimento scorretto di almeno uno dei 14 piccoli RAEE proposti. Tra i dispositivi che generano maggiore confusione: spazzolini elettrici, giocattoli elettrici e bilance elettroniche.