La linea di prodotti PIC18-Q20 dell’azienda è compatta e si interfaccia facilmente con dispositivi che operano con differenti tensioni.
Con l’incremento graduale dei dati raccolti e trasmessi dai nodi edge connessi al cloud, la specifica I3C (Improved Inter Integrated Circuit) sta rapidamente diventando la soluzione più sostenibile per l’interfacciamento di sensori con una elevata velocità dati, contribuendo ad espandere le capacità dei dispositivi di prossima generazione.
All’avanguardia nell’integrazione I3C, Microchip Technology ha rilasciato la famiglia PIC18-Q20 di microcontrollori (MCU), i primi MCU a basso numero di pin del settore con un massimo di due periferiche I3C e I/O multitensione (MVIO). Disponibili in package da 14 e 20 pin di soli 3 x 3 mm, gli MCU PIC18-Q20 rappresentano una soluzione compatta per applicazioni di controllo in tempo reale, rilevamento del tocco e connettività. Gli MCU offrono periferiche configurabili, interfacce di comunicazione avanzate e facile connessione su più domini di tensione, senza componenti esterni.
Grazie alla funzionalità I3C, alle periferiche flessibili e alla capacità di operare su tre domini di tensione indipendenti, gli MCU PIC18-Q20 sono particolarmente adatti per essere utilizzati insieme a un MCU primario in un sistema complessivo più ampio. Questa famiglia di MCU può eseguire attività come l’elaborazione dei dati dei sensori, la gestione degli interrupt a bassa latenza e la segnalazione dello stato del sistema che l’MCU principale non può eseguire in modo altrettanto efficiente. Mentre l’unità di elaborazione centrale (CPU) funziona con un dominio di tensione diverso, la periferica I3C funziona da 1,0 a 3,6 V. Questi MCU a basso consumo e con fattore di forma ridotto possono essere utilizzati in un’ampia gamma di applicazioni e mercati sensibili alle dimensioni, tra cui quello automobilistico, del controllo industriale, dell’informatica, consumer, dell’IoT e della salute.
“Uno dei principali ostacoli all’adozione dell’IoT su larga scala è il costo di implementazione di un nodo edge. Con la famiglia di MCU PIC18-Q20, Microchip contribuisce ad abbattere questa barriera”, ha affermato Greg Robinson, vicepresidente aziendale della business unit MCU a 8 bit di Microchip. “Introducendo il primo MCU a basso numero di pin del settore con I3C, stiamo consentendo una scalabilità flessibile ed economicamente vantaggiosa delle applicazioni IoT ed abbracciando la nuova interfaccia di comunicazione standard”.
Mentre il mercato si sposta verso soluzioni con prestazioni più elevate, consumi inferiori e dimensioni più ridotte, I3C aiuta i progettisti e gli sviluppatori di software ad affrontare questi impegnativi requisiti. Rispetto a I2C, I3C offre velocità di comunicazione più elevate e un consumo energetico inferiore, il tutto mantenendo la compatibilità con i sistemi legacy. Le funzionalità I3C e MVIO, combinate con i Core Independent Peripherals (CIP) configurabili di Microchip, consentono costi di sistema inferiori, ridotta complessità di progettazione e riduzione dello spazio sulla scheda, sostituendo i traslatori di livello esterni con domini di tensione multipli su chip.
Strumenti di sviluppo
La famiglia di MCU PIC18-Q20 è supportata dall’ecosistema di sviluppo completo di strumenti hardware e software di Microchip, inclusi gli ambienti di sviluppo integrato (IDE) MPLAB X e MPLAB Xpress e MPLAB Code Configurator (MCC). L’ambiente di sviluppo di Microchip è semplice e semplifica l’implementazione e la generazione del codice, consentendo una riduzione dei tempi di sviluppo complessivi e un ridotto investimento finanziario.
Gli sviluppatori possono iniziare rapidamente a valutare le funzionalità I3C e MVIO sul PIC18-Q20 utilizzando il kit di valutazione Curiosity Nano PIC18F16Q20 di Microchip, una scheda di sviluppo compatta ed economica per la prototipazione rapida.
Per ulteriori informazioni e per l’acquisto è disponibile il sito Microchip www.microchipdirect.com.
