sabato, Novembre 8, 2025
HomeAZIENDEAttualitàNegli Stati Uniti Foxconn punta sui robot umanoidi per costruire server AI

Negli Stati Uniti Foxconn punta sui robot umanoidi per costruire server AI

Foxconn punta sui robot umanoidi

Il colosso taiwanese annuncia l’imminente introduzione di robot umanoidi basati su intelligenza artificiale nelle sue fabbriche statunitensi, dove saranno impiegati per l’assemblaggio di server dedicati all’AI.

La rivoluzione dell’automazione industriale compie un nuovo passo avanti. Foxconn, il colosso taiwanese dell’elettronica e principale partner produttivo di Apple, ha annunciato che impiegherà robot umanoidi alimentati da intelligenza artificiale per la produzione di server destinati all’AI nelle sue fabbriche statunitensi.

Secondo quanto riportato dalla Reuters, la società sarebbe già in trattativa con Nvidia per l’introduzione dei robot nel nuovo stabilimento di Houston, in Texas, dove verranno assemblati i server di nuova generazione GB300. “Entro qualche mese vedremo robot umanoidi in fabbrica”, ha dichiarato il presidente di Foxconn, Young Liu, durante un recente evento industriale, sottolineando come l’azienda punti a rendere i propri impianti sempre più automatizzati e ad alta efficienza.



Houston diventa il laboratorio della fabbrica del futuro

La scelta di Houston non è casuale. Si tratta infatti di un sito di nuova costruzione, progettato sin dall’inizio per ospitare linee produttive altamente automatizzate, in grado di integrare sistemi robotici e piattaforme di controllo basate su intelligenza artificiale. Secondo alcune fonti, la produzione con robot umanoidi potrebbe iniziare già nel primo trimestre del 2026.

Le attività previste comprenderanno operazioni di assemblaggio, cablaggio e movimentazione dei componenti, oggi svolte da personale umano o da bracci robotici tradizionali. Questa transizione rappresenta un passo decisivo verso un modello produttivo in cui robot intelligenti e operatori specializzati lavorano fianco a fianco, ottimizzando tempi, costi e sicurezza.

Dai bracci robotici ai robot umanoidi

L’introduzione di robot dall’aspetto umano segna un punto di svolta per l’intera industria manifatturiera. A differenza dei robot industriali convenzionali, i robot umanoidi possono muoversi e lavorare in spazi pensati per gli operatori, riducendo la necessità di modifiche strutturali alle linee di produzione.

Grazie alla loro flessibilità, possono adattarsi rapidamente a diversi contesti operativi, caratteristica essenziale in un settore come quello dei data center e dell’intelligenza artificiale, dove la velocità e la capacità di riconfigurazione sono fattori decisivi. Secondo Young Liu, “la velocità è un fattore critico per le tecnologie avanzate come l’AI”, motivo per cui Foxconn punta a combinare automazione spinta, intelligenza artificiale e produzione locale.



Robot e AI per la sovranità industriale USA

La strategia di Foxconn si inserisce nel contesto delle politiche statunitensi di rilocalizzazione delle catene tecnologiche strategiche. Produrre server AI direttamente negli Stati Uniti permette all’azienda di rafforzare la propria presenza sul mercato nordamericano e, al tempo stesso, di rispondere alle esigenze dei grandi clienti americani, da Nvidia a Microsoft.

Young Liu ha dichiarato che “il nostro team sta portando negli Stati Uniti le soluzioni più avanzate per data center AI, che aiuteranno i nostri clienti a restare in testa nella corsa all’intelligenza artificiale”. Le sue parole fanno eco a quelle di Jensen Huang, CEO di Nvidia, che nei mesi scorsi aveva affermato che l’uso diffuso di robot umanoidi nelle fabbriche non è più una prospettiva di lungo termine, ma una realtà ormai imminente.

Un progetto ambizioso ma non privo di incognite

Resta in ogni caso da chiarire quanti robot saranno effettivamente impiegati e quale sarà il loro livello di autonomia. Non è ancora stato comunicato, inoltre, se Foxconn utilizzerà modelli sviluppati internamente o se si affiderà a partner specializzati come la cinese UBTech, già impegnata nello sviluppo di soluzioni robotiche per la logistica industriale.

La transizione da una produzione a prevalenza umana a un modello dominato da robot intelligenti richiederà nuovi approcci alla sicurezza, alla manutenzione e alla formazione del personale. Anche l’impatto occupazionale sarà significativo: l’automazione spinta potrebbe ridurre la forza lavoro tradizionale, ma al contempo creare nuove professionalità legate alla gestione e alla manutenzione dei sistemi robotici.



Server AI, il nuovo motore dell’automazione industriale

L’obiettivo finale è chiaro: automatizzare la produzione di server per l’intelligenza artificiale, un mercato in fortissima espansione che richiede infrastrutture sempre più complesse e performanti. La collaborazione con Nvidia, già partner strategico di Foxconn, conferma la volontà di costruire un ecosistema industriale integrato, in grado di rispondere alla crescente domanda globale di potenza di calcolo per l’AI.

La fabbrica del futuro, secondo questa visione, non sarà solo automatizzata, ma anche “intelligente”: capace di auto-adattarsi, diagnosticare problemi in tempo reale e ottimizzare continuamente i flussi produttivi grazie all’interazione tra robot, sensori e sistemi di intelligenza artificiale distribuiti.

Se il progetto di Foxconn dovesse andare a buon fine, potremmo assistere all’avvento di una nuova generazione di fabbriche, dove automazione, AI e produzione locale convergono in un unico modello di efficienza e sostenibilità.

Un modello che, se confermato nei tempi annunciati, potrebbe ridefinire non solo la manifattura elettronica, ma anche la geografia stessa della produzione globale di hardware per l’intelligenza artificiale.